Chi sono


Chi sono? Un bel mix di talento e, quello che molti chiamano un'irrequieto.
Sono uscito dalle medie senza un'idea precisa di cosa fare nella vita.
Da un test attitudinale, che all'epoca andavano di moda, è emerso che le mie capacità potevano farmi ambire al lavoro di...... Camionista!!!
Ora, nulla da dire per la professione del camionista, ci mancherebbe altro. L'unica cosa è che per un ragazzino di 13 anni non è così motivante sentirselo dire!
Preso e messo da parte il risultato del test ho scelto di fare una scuola professionale perché la manualità mi ispirava e chissà perché nella testa mi rimbombava il detto, impara l'arte e mettila da parte.
Risultato 54/60 più borsa di studio e posto di lavoro fisso che mi aspettava dopo il servizio militare!
Ecco che incominciano i primi scricchiolii....
All'epoca si parlava di Guerra nel Golfo Saddam Ussein e mia madre non ci voleva sentire. "Fai quello che vuoi, iscriviti in una università, fatti riformare basta che non parti."
Lo diceva a ragion veduta, vi ricordate l'irrequieto? Sulla scia di Rambo all'epoca ero un talentuoso del soft-air appassionato di sopravvivenza e chi più ne ha più ne metta.
Morale dopo i tre gg.  ero stato assegnato, come volontario, nel Battaglione San Marco. Per evitare a mia Madre il collasso prematuro decisi di iscrivermi all'università.
Scelta difficile, visti gli studi, o mi buttavo su Ingegneria meccanica oppure, possibilità dell'ultimo minuto, l'Isef (istituto superiore educazione fisica).
Che “dilemma” eccomi pronto a fare il grande passo anzi il grande salto visto che , fulminato da un saggio di fine anno visto al Palalido di Milano, decisi di fare l'Isef.
Risultato su 33 esami ne ho fatti 23 con la media del 27 in due anni
E gli altri 10 esami? Semplice non li ho dati!!! Perché? Che cosa mai può aver fermato un allievo così promettente.....
Chi se non l'allievo stesso! Eccomi di nuovo alle prese con i miei scricchiolii ......
Parallelamente all'impegno con l'Isef mi ero imbarcato in una nuova casuale attività. Stufo di fare le ferie in giro con amici e parenti decisi che l'estate l'avrei dedicata al lavoro.
Cosa mai può fare un giovane avvenente all'età di 18/19 anni in estate? Quello che capita mi ero detto, fare il cameriere o il lavapiatti era la stessa cosa per me. Gira che ti rigira spinto da un mio collega di corso risposi ad uno degli annunci della bacheca dell'università che parlava di Animazione. La faccio breve ma il risultato fu che entrai a lavorare per il Club Vacanze come Animatore turistico.
Risultato a 24 anni ero uno dei più giovani Capo villaggio del Club Vacanze! Tra i miei clienti annoveravo personaggi considerati VIP come Ornella muti, Asia Argento, Adua Pavarotti, Dario Argento, Mario Cipollini ecc... Gestivo Villaggi spaziando da Cuba e le Maldive.
AHHH però mica male  .......
Caspita roba da invidia, cosa mai può succedere di più dopo questo?
Scricchiolii..... come? Perché? .... scricchiolii...
Non so bene perché ma sentivo che c'era qualcosa che non andava anche se non sapevo bene COSA!! Quindi decisi di rientrare in Italia. Con quale prospettiva? Nessuna!!!
All'epoca quando stavo in Italia, le poche settimane che ci stavo, vivevo in Veneto. Al mio rientro non avevo un lavoro e mi barcamenavo lavorando in nero facendo il manovale.
Dopo poco grazie al detto “Impara l’arte e mettila da parte” trovai lavoro presso un'azienda locale che si occupava di carpenteria metallica! Passa neanche un anno e decido che ne ho abbastanza. Per una casualità inciampai in un lavoro che non avevo mai considerato… il Commesso in un negozio.
Risultato dopo 3 anni ero diventato il punto di riferimento della catena di negozi per gli acquisti di materiale sportivo, ho impiantato e gestivo un laboratorio di riparazione per sci e snowboard.
Mmm... pieno di risorse sto ragazzo, ma andiamo avanti. Avanti dove? Non mi dirai che ..... scricchiolii
Ancora! Già .... ma ci provi gusto?... Forse....
O bella e adesso cosa farà mai....
Decido di rientrare a Milano, come il figliol prodigo torno all'ovile da mamma e papa. Ovviamente senza lavoro e senza prospettive.
I miei mi guardano e si chiedono, dove abbiano sbagliato! Dopo aver inviato qualche curriculum a random decido di prendermi un periodo di isolamento dal mondo e mi trasferisco sulle montagne del Comasco. L'isolamento Durerà neanche tre settimane . Uno dei curriculum inviati mi procura un colloquio di lavoro con Decathlon.
Risultato in 2 anni e mezzo di permanenza in Decatlon sono diventato Responsabile universo forma (fitness), Responsabile Accessori, Responsabile comunicazione Del punto vendita, Monitore prodotto fitness e sport da combattimento. Ho svolto varie edizioni del Trocathlon più manifestazioni interne e ,una volta all'anno, mi recavo in Francia  per delle Convention.

Una carriera avviata alla direzione dei punti vendita e…. scricchiolii …..

Il tarlo continua a mordere… ma questa volta qualcun’altro  ci mette lo zampino. Alle volte capita quando meno te lo aspetti che qualcuno venga a cercarti per i tuoi meriti/risultati così è stato per me. Lusingato da un “Cacciatore di Teste” accetto un proposta di lavoro per la Coop come responsabile Del reparto Uomo.

Risultato in 2 anni e mezzo ho gestito il reparto tessile con 6 addetti per un fatturato di 2,7 milioni di euro.

….. scricchiolii…. Ma cos’è una maledizione?

Magari si …. Ma che ci posso fare?

L’istinto mi porta a impugnare il timone della mia vita e Strambare repentinamente.

Dove andrà a parare il nostro Marinaio!??

Carglass sostituzione vetri auto….. direi niente male come naturale proseguo a tutto cio che finora avevo fatto.

Risultato dal dicembre 2008 a oggi ho lavorato per 6 mesi in una struttura medio piccola posizionata al 60° posto di fatturato della società poi sono stato spostato in una filiale che occupava il 5° posto con tre volte i dipendenti. Ho aumentato il fatturato del 12% aumentando considerevolmente la Customer satisfaction.
Negli ultimi mesi ho ricevuto un aumento di stipendio e ho partecipato alle selezioni per il ruolo di District manager.
Ho avuto la soddisfazione di aver contribuito all’aumento di stipendio di ben 4 dei miei 6 collaboratori.
Uno di questi ha vinto il contest Best of Belron Italiano e si è piazzato 4° alla finale mondiale tenutasi a Parigi lo scorso 9/10 giugno.

Scricchiolii….


E ora cosa c’è che non va?
C’è che mi chiedo se sia realmente ciò che voglio! La vita è meravigliosa quando si sente scorrere giorno dopo giorno e si gode ogni attimo!
Sono alla ricerca del mio equilibrio, lottando per ottenerlo e continuando a farlo quando l’avrò ottenuto!
Alberto



22 commenti:

  1. Ma che palle!!! Cosa sei Wonder woman? e poi intitoli il tuo blog: scalare marcia. Ma hai mai sbagliato, fallito, ripensato? Scusa la sincerità, ma troppi traguardi mi sanno tanto di povertà

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  2. Ciao stronggrond,
    Devo dire che il tuo commento è stato mitico. Mi sono immaginato Wonder woman con la mia faccia e la risata è uscita spontanea.
    Certo che ci vai giù dritto, lascia che ti risponda. Il titolo del blog sintetizza quello che da qualche mese è il mio pensiero ricorrente. Recenti letture, situazioni personali e considerazioni fatte in seguito hanno portato a galla prepotentemente quello che da sempre so di me. Live simply take it easy non è solo un modo di dire, non lo è almeno per me. Ci credo da sempre, anche se spesso e volentieri ho deviato da questo credo attratto e ingolosito da ciò che vedevo e da valori che per troppo tempo mi sono sembrati i più giusti. Scala la marcia è un blog che parla di rallentare e da quello che hai letto non si può certo dire che io l’abbia fatto negli ultimi anni. Ecco questo è il punto non l’ho fatto, ho anteposto a me stesso la realizzazione di diverse esperienze lavorative sacrificandogli quasi tutto il mio tempo perché le ritenevo prioritarie. Dici ,“Ma hai mai sbagliato, fallito, ripensato?”.
    Porca vacca se ho sbagliato e mica una volta sola, una marea di volte in mille occasioni e per i motivi più svariati.
    Ho fallito? dipende, in molti potrebbero dire che sono un fallito, ho incominciato mille strade e non sono arrivato alla fine di nessuna.
    Ripensamenti, qualche volta si ma in generale una volta lasciata la strada percorsa difficilmente mi guardo indietro. Preferisco guardare avanti.
    Viste le esperienze fatte sarebbe da incoscienti non ammettere che non sono tutte rose e fiori. Forse il post che ho scritto qua sopra è più un memo per me stesso.
    Nonostante le difficoltà e le vicissitudini della vita se mi metto seriamente all’opera ho una buona possibilità di riuscire e nel farlo posso essere utile ad altre persone.
    Un saluto
    Alberto

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  3. A me non avrebbero mai dato responsabilità su altre persone: ho il brutto vizio di mandare a quel paese chiunque mi capiti a tiro, capi inclusi, e non è una gran cosa. Dato che mi conosco cerco di non averci a che fare svolgendo solo bene il mio lavoro. Però non aiuta quando il tuo capo legge nei tuoi occhi che tu lo consideri solo un imbecille. Ho impiegato tanto tanto tempo per accettarmi, non lo faccio apposta, ma sono questo. Dato che lavoro da cinque anni presso la stessa azienda, e che mi è capitato di sfidare qualche quadro davanti ad altri, penso che sia solo la fortuna a salvarmi, o Dio che ha pietà di me, scavezzacollo.

    Ho lavorato un periodo in Decathlon, in Francia. Anche lì non andava bene col capo.

    Uno dei motivi per cui credo fortemente in Dio è che è l'unico Capo che non mi ha mai deluso. Ha una marcia in più. E poi, come Formatore, non ha uguali.

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  4. #Exodus
    Non è mica un brutto vizio mandare a quel paese, a ragione, il capo.
    Credimi quando ti dico che a me capita spesso! E' più forte di me, ho incominciato da piccolo e non ho intenzione di smettere. Ricordo quella volta all'esame di maturità, portavo fisica come 1° materia. Alla 1° domanda mi chiedono di disegnare una funzione.... mentre lo faccio il professore mi guarda e dice ma no guardi che stà sbagliando, nel frattempo arriva il presidente del seggio un ingegnere meccanico.... Io guardo il proff e gli dico mi lascia finire (emerita testa di cazzo sotto inteso). Vado avanti e vedo il presid. della commissione annuire. L'ho fregato. A voluto fare lo sborone..... Non ce nè se hai ragione hai ragione, alla coop di Baggio si ricordano ancora di me dopo una sfuriata con l'area manager alle 7,30am. Non dico che metterci dell'astio, alzando i toni, sia produttivo alla comunicazione ma anche sottomettersi a cose che non riteniamo giuste per xxx motivi è sacrosanto!Poi se il soggetto è pirla ... amen è un suo problema, non deve diventare certo il mio! Dio è sicuramente un ottimo formatore, io credo, anche se ho dei dubbi che le religioni siano l'oppio dei popoli, la carota davanti all'asino.
    A fond la forme!!!
    Live simply take it easy
    Alberto

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  5. A fond la forme.

    Sportivement (che azz.. di saluto usavano!).

    Mah! Sono d'accordo con quello che hai scritto, il problema è che i capi avranno pure torto ma spesso sono astiosi, soprattutto se beccati in torto! Prima o poi ti aspettano al varco. In realtà ho beccato una volta uno che non era così, ma lui era il proprietario dell'Azienda in cui lavoravo, non faceva giochi, badava ai risultati, aveva un occhio clinico nel valutare le persone. Purtroppo ho dovuto lasciare perché, come spesso capita, non si può avere tutto e lì non pagavano abbastanza, ma mi rendevo conto di essere molto stimato. Però anche lì, un proprietario deve avere una burocrazia per far funzionare un'azienda e i burocrati (capi, capetti) riescono a incasinare tutto.

    Mi convinco che non c'è speranza, le cose devono proprio andare così!

    Per quanto riguarda l'oppio dei popoli, per me diventa sempre più difficile discernere. La carota davanti all'asino è una costante di questa Società, ti fanno balenare di tutto davanti, aspettando che tu come una pera cotta ti butti nel Sistema. La carota più schifosa per me sono i "Piani di valutazione" del personale". La gente diventa robot per essere come il Piano desidera che sia. Quella carota non li ingolosisce, li ipnotizza proprio; si sostituisce a loro, ai loro desideri, detta le regole, li omologa. Li rende non felici ma incoscienti, inconsapevoli. Potresti prenderli a martellate, continuerebbero a sorridere perche il Piano spiega qual'è l'atteggiamento giusto da mantenere. Per ottenere cosa poi, un bonus, due soldi che verranno bruciati quando prenderanno cinque giorni di ferie in più per scappare alla realtà che li attende al ritorno. So quello che dico.

    Che poi la Religione sia l'oppio dei popoli. Sicuramente la "credenza" è l'oppio dei popoli. Basta che ti facciano "credere" in qualcosa e sei fritto. Dico solo questo, ma non approfondisco: se qualcuno riesce a far credere al mondo che un tipo chiuso in una gola afgana è riuscito a far cadere quattro aerei di linea sugli Stati Uniti, il giorno in cui c'era una esercitazione del Norad (sistema aereo difesa USA), aggirando tutto il sistema di sorveglianza USA, usando come arma dei temperini, e facendo crollare delle torri che erano state costruite per reggere ai terremoti e anche agli impatti aerei... Allora non c'è bisogno di tirare in ballo alcun dio per farti credere qualunque cosa.

    Credo anche il contrario di questo: "Il capolavoro del diavolo è far credere che lui non esiste". (Kaiser Sosè - I soliti sospetti). Un tempo si diceva anche che organizzazioni siciliane tristemente famose "non potevano esistere". Magari allora si diceva altrettanto bene che erano solo scuse inventate per distorcere l'attenzione da problemi veri e ben più importanti. Eppure c'era qualcosa, era lì, e adesso un po' di gente si fa il 41 bis. Vedi, la manipolazione può procedere in molti sensi, inventando o negando, e come fai a discernere? Per me è molto semplice: devi avere un'esperienza diretta delle cose e solo dopo, poterne (saperne) parlare. Per me Dio è questo.

    Vado, mi sono impantanato con un articolo sul mio blog, cercando di fare le cose al meglio... ma si sa: "il meglio è nemico del bene".

    Ciao!

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  6. Ciao da Paolo, GIulio e le veline Laura e Debora,siamo qui a casa mia stiamo facendo un esercizio di "BRAIN" anche noi : per cominciare un risotto qualita' carnaroli con funghi porcini freschi , a seguire tagliata di manzo con crema olandese dulcis in "findus" torta sacher torrone al cioccolato con nocciole fatto in casa
    allora detto cio' cosa ne pensi??? oltre alla carne e i porcini il riso tutte le erbe e il limone arrivano dal balcone di tuo cugino un saluto da tutti anche a gnam gnam

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  7. Grandi!!! Arrivo tardi per il buon appetito, ma grazie per avermi fatto venire l'acquolina in bocca!!!
    Alby

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  8. Wow...che personaggio singolare che sei.
    Complimenti davvero. Devi essere per forza un grande e uno spirito libero per poterti permettere con disinvoltura tutti questi scricchiolii ^_^
    Questa è vita...altro che routine. Il posto sicuro, sempre le stesse facce, sempre le stesse dinamiche giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. Evviva la vitalità, il coraggio di dire: "ok..ne ho abbastanza, da domani si cambia, mi reinvento".
    Davvero complimenti....francesca

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  9. P.s. Bello anche il nome di questo blog "scala la marcia"...per me che adoro la bici da corsa è perfetto :)

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  10. #Francesca
    Quando ho letto il tuo commento, mi sono fermato a riflettere.
    (...un bel pò visto che ti rispondo adesso...)
    Per anni ho pensato esattamente l'opposto di quello che hai scritto.
    E riflettendoci sopra scopro che io sono fatto così e non c'è niente di strano. Sono uno a cui piace sperimentare, imparare, capire.
    La vita è cambiamento e io mi diverto un sacco quando c'è qualcosa di nuovo da fare. Non sarò mai uno che eccelle, ma chi se ne frega se riesco bene nelle cose che mi piace fare!!??
    Questo è un consiglio che vale anche per me stesso:
    "Non tradire mai te stesso, segui il tuo istinto, avrai vita facile"
    Alberto

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  11. #Anonimo
    Tu bici io moto! Comunque sempre due ruote. La passione per qualcosa è inebriante!!!!
    Ciao
    Alberto

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  12. Anonimo ha detto...
    In che senso? Non mi sembra di rispondere a me stesso! Anche se vedo Anonimo ritengo ci sia sempre una persona che merita una risposta!
    Ciao
    Alberto

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  13. "Bello.. rallentare per vivere la vita.. non ci avevo mai pensato!!
    Ma se sono costretto a lavorare 10-12 ore al giorno da precario per arrivare a malapena alla fine del mese (e ti assicuro che non sono il solo), come faccio a rallentare? Il conto è a zero e non ho la certezza che potrò continuare a lavorare come uno schiavo nei prossimi mesi..
    Se si, continuerò a fare lo schiavo ma almeno sopravviverò, se no devo disdire l'affitto ed andare sulla strada..
    Onestamente questa filosofia di vita non è per tutti, a quelli come me fa un po ridere..

    Cristian "

    Ripubblico questo commento andato perso in una debug di blogger.

    Cristian, ti darò la mia versione, perché sul tema "se po fa o non se po fa" si sono spese tante parole in svariati siti dove si tratta l'argomento scalare la marcia, downshifting.
    Non credo esista una risposta univoca , insomma una ricetta magica per risolvere il dilemma ma per me, se po fa! Sono arrivato a esserne convinto dopo varie letture (Vedi bibliografia nel sito).

    Per me non esiste la situazione giusta (che sia economica, personale o circostanziale) per realizzare la scalata.
    Piuttosto esiste un punto di vista consapevole da cui partire, un direzione da prendere, un significato da attribuire a ciò che desideri.
    Il modo c'è, esiste già devi solo trovare quello giusto per te!
    Live simply take it easy
    Alberto

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  14. ...scricchiolii? Un terremoto direi.
    Una sana invidia me la concedi? Fare della propria vita, un viaggio alla ricerca del futuro è un'idea interessante. Ok lasciamo perdere il concetto di precarietà, che secondo me è l'aspetto più insignificante e logico, ma l'idea stessa dei tuoi scricchiolii, quella che ti spinge fare queste scelte, la trovo perlomeno coraggiosa. Il coraggio di vivere una vita tua, di provare a superare gli ostacoli le incognite della vita, io non riuscirei mai a farcela. Ciao mi chiamo Tiziana, vengo da Exodus

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  15. Tiziana, ho imparato a dire "Mai dire mai" ieri scrivevo ad un'amico "..la vita va avanti siamo noi che, troppo spesso, ci voltiamo a guardare il passato. Le risposte sono davanti a noi, nel futuro non nel passato,non in quello che era ,non in quello che è stato.... ma in quello che sarà!
    Benvenuta nel blog, live simply take it easy Alberto

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  16. eheheh sorrido, anche per me -mai dire mai- l'ho imparato con l'esperienza, un po lunga per cominciare una nuova vita. Voglio essere chiara, non sono più una giovincella, "potessi tornare indietro" odio questa frase, forse farei esattamente quello che ho fatto, io sono felice delle mie piccole cose. Ma a chi non piacerebbe vivere come te. Sognare è uno dei momenti da me preferiti. Ho davanti un futuro (forse breve, forse no) ma intendo viverlo facendo quello che mi piace di più, non progetti ambiziosi, ma piccoli, entusiasmanti eventi quotidiani. Grazie per la chiacchierata.

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  17. Salve interessanti le tue esperienze...vorrei dire lo stesso di me, vorrei avere anche io i tuoi scricchioliì ma ahimè sono anni che invio curriculum, faccio lavoretti che non mi porteranno a nulla e vorrei ripeto anch'io
    "scricchiolare"!.

    Quasi 40...e nemmeno un soldo in tasca, il mio mondo: le mie figlie alle quali vorrei dare tanto. Lo so l'Amore al primo posto, ma mi vergogno quando devo aspettare il mese prossimo per sostituire un paio di scarpine rotte...
    Continua a scalare la marcia...tu che puoi :)).
    A presto
    Anna

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  18. Ciao Alberto molto interessante e scritto bene il tuo percorso.
    Ci sono passato anche io.
    cambiamenti continui, percorsi abbandonati e ripresi..
    oggi eccomi qua con il mio scopo di vita finalmente delineato, un significato che mi sta rendedno felice e non mi accade più.
    Serve un siginificato, uno scopo..

    Un affettuoso saluto
    Luigi Minao

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  19. Ciao Luigi,
    il significato e lo scopo.
    Detto così sembra facile ma se sei in condizione di equilibrio, sai benissimo le difficoltà che comporta scoprire questi due fattori.
    La tua missione poi (ho dato una sbirciatina veloce al sito) si pone un'obbiettivo molto nobile, dare voce all'unicità dell'essere umano.
    Ho avuto esperienze varie, anche con lifecoach come Lelio Lele Cannavero e devo dire che sono servite nel mio percorso.
    Benvenuto nel mio piccolo blog
    Un saluto
    Life is simply take it easy
    Alberto

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  20. Ciao Anna, non è retorica ma può davvero un paio di scarpe cambiare la percezione che tuo figlio/a può aver per te.
    Spesso mi sono fatto questa domanda e, almeno per me e mia moglie, avere una figlio ha rappresentato la vera leva motivazionale per LASCIARE il lavoro.(beninteso un lavoro che per logistica e caratteristiche ci portava ad essere lontano dal pargolo per diverse ore al di. Mi chiedo cosa può dare di più ad un figlio??? Un paio di scarpe nuove ogni mese (magari di marca) o la presenza costante di entrambe i genitori? Per me è stato chiaro fin da subito, in base alla mia esperienza (ovviamente molto personale) ho preferito dare spazio al contatto diretto con mio figlio.
    Sbagliato o meno a oggi questa scelta ripaga tutto il nucleo famigliare e nonostante i pareri avversi di amici e famigliari, andiamo avanti.
    Non voglio dire che il mio sia un'esempio da seguire, ma la mia è una riflessione! Spesso si sente spesso dire che "si stava meglio quando si stava peggio". Be forse avevano ragione si stava meglio quando nessuno ti giudicava per le scarpe che indossavi o per la macchina che guidavi. MI padre ne ha 82, ha vissuto la guerra, i bombardamenti e l'essere sfollato.
    Dimmi in tutta sincerità, visto che abbiamo la stessa età, tu puoi dire lo stesso?
    Non è che io posso! E' che io voglio!
    Live simply take it easy
    Alberto

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  21. Sai in cosa hai sbagliato? credevi che il tuo obiettivo nella vita fosse quello di avere un lavoro soddisfacente. il lavoro è importante, certo, ma è solo un mezzo di sostentamento. e poi la felicità non si raggiunge si "vive". gradirei una risposta via mail(patrizio@delgaone.it), o meglio ancora via Twitter(@delgapat)

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