L’argomento è sempre quello!!! Scalare la marcia, cioè rallentare,
ridurre i ritmi di lavoro a fronte di minor guadagni ma più tempo per noi
stessi.
Leggo spesso in altri blog esempio www.simoneperotti.com che l’argomento
più ostico resta sempre quello dei soldi. Forse perché il legame con i soldi, o
meglio il fatto di non avere un lavoro a
tempo indeterminato ergo reddito sicuro , spaventa la maggior parte delle persone, compreso me.
Il lavoro e i soldi
sono imprescindibili nella nostra vita, ma perché???
La risposta pare ovvia ma vorrei proporre un estratto da una recente lettura.
Tratto da L’ozio come
stile di vita di Tom Hodgkinson
“Oggi ci sono nuovi nemici del riposo. Nell’era del
consumismo, la fame e Dio sono stati sostituiti dai beni e dallo status
sociale. L’industria della pubblicità ci induce a credere che l’acquisto di un
prodotto migliorerà la nostra vita. Per comprare un prodotto ci vuole denaro.
Per procurarsi denaro bisogna sgobbare. O fare debiti. Noi ci indebitiamo per
inseguire i nostri desideri, e poi continuiamo a lavorare per pagare i debiti.
E’ la versione moderna della manodopera a contratto. Nella realtà quotidiana
molti si sobbarcano un doppio lavoro per pagare le rate del suv o dell’ultimo
gadget del momento.
Il capitalismo ha fatto del lavoro una nuova religione; ma
la cosa triste è che lo stesso ha fatto il socialismo. La sinistra si è
lasciata suggestionare dal sogno della
. Ma non sarebbe meglio la piena
? Un mondo in cui ognuno sia libero di creare la propria
vita, il proprio lavoro,i propri soldi. Abbiamo bisogno di essere responsabili
di noi stessi; dobbiamo creare la nostra repubblica personale. Oggi deleghiamo
le nostre responsabilità al capo, all’azienda, al governo e poi diamo la colpa
a loro quando tutto va a male .In tutto la smania di beni di consumo ha creato
una cultura letale del superlavoro In un recente rapporto dell’ONU si
dichiarava che il lavoro uccide due milioni di persone ogni anno:
è l’equivalente di due 11 settembre al giorno. Eppure io non
vedo i governi del mondo dichiarare una guerra al lavoro. I giornali si
presentano come indipendenti, ma siccome si basano sulla pubblicità, si danno un
gran daffare per promuovere l’etica del lavoro e dei consumi . I quotidiani
offrono un problema e una soluzione. Il problema è presentato nelle pagine di
cronaca ed è fatto di guerre, inedia,corruzione politica morte ,carestia,
scandali furti ,rapimenti, pedofilia. In breve i giornali diffondono ansia. La
soluzione a quest’ansia è presentata nelle riviste allegate e sono fatte di
editoriali su (e,naturalmente,pubblicità di) frigoriferi,sistemi
d’illuminazione,automobili,consulenze sessuali, allarmi antifurto,mutui,polizze
assicurative,ricette,tappeti, candele profumate e vari prodotti culturali come
musica, film libri.
Problema: ansia.
Soluzione: soldi.
Metodo: lavoro.”
Il libro lo consiglio a tutti ! Sulla base di queste e molte
altre considerazioni che arrivano da letture varie, mi sembra di poter
affermare che oggi difficilmente prendi tutto stacchi e vai a fare il guru in
meditazione costante sul palo di turno, fregandotene di tutto e mangiando di
tanto in tanto un filo d’erba. Siamo
sinceri, a certe cose ci siamo abituati e sono irrinunciabili o quasi.
Non intendo l’i-phone o il suv o il culatello ma lavare i
panni al fiume invece che in lavatrice…..
Ora, spesso si legge che il downshifting non si può e non si deve fare d’impulso, credo che sia
verissimo, anche se certi giorni… ti verrebbe voglia di mollare tutto subito.
Ci sono, questi giorni si alternano spesso e spesso finisci per abbassare
nuovamente la testa per seguire le tue orme. La pianificazione,
l’organizzazione del nuovo futuro è fondamentale per avere delle tappe sicure da seguire. Già sapere che ci vorranno
10 anni può essere scoraggiante ma se quei 10 anni sono suddivisi in mesi e i
mesi in settimane nelle quali devi fare
qualcosa per l’obiettivo finale, tutto a più senso, più concretezza.
Ho trovato dei validi spunti nell’ e-book Ritirarsi a 40
anni nel quale ci sono svariate indicazioni da tenere in considerazione per chi
decide di rallentare.
Una buona lettura
Alberto
Live simply take it easy
Ciao Alberto,
RispondiEliminaci siamo incrociati sul blog di Perotti e sono venuta a dare uno sguardo al tuo blog sul tema! Ci sarebbe veramente tanto da dire sull'argomento ma soprattutto tanto da fare. Spero nel coinvolgimento di più persone..."noi ci si prova"!!! eheheh
Mi piace il tuo "Live simply take it easy", si potrebbe cominciare da lì, sarebbe un buon esercizio!!!
A presto, spero ci terremo aggiornati.
Giulia
Ho letto tutto Tom H, Ivan Illich, Stevenson, Latouche...e mi sono fatto un'idea. Il downshifting si deve fare con serenità, quando il lavoro va a gonfie vele, quando il mondo intorno ti sorride perché tu hai gli occhi puliti per vederlo. Allora sei pronto per farlo perché hai compreso il piacere di vivere. Ogni altro momento è sbagliato, pericoloso per te, per la tua famiglia e per la società, perché diventi un parassita. Il Downshifter deve diventare una persona utile a se stessa e alla società, proprio perché riscopre il senso del proprio essere anche sociale.
RispondiElimina# Giulia
RispondiEliminaCiao Giulia, leggo sempre i tuoi post su piccolo cabotaggio II con grande interesse e noto come tu stia lavorando su te stessa. Dacci dentro, chiarire a te stessa ciò che è ancora in sospeso è fondamentale, una volta diradata la nebbia e intravisto l'obiettivo diventi un panzer. A me è sempre successo così, lunghi o brevi periodi di immobilità celebrale e poi tac giù a testa bassa. Sono d'accordo con te, quando dici che c'è tanto da fare!!! E' verissimo dovremmo fare più Brainstorming, giù le idee sviluppiamole con le differenti competenze che ci contraddistinguono.
Nel mio piccolo lo sto facendo, almeno ci provo. Anzi quando ho finito il lavoretto che stò facendo magari mi dai un parere.
Un saluto a presto
Alberto
Live simply take it easy
Ti faccio solo una domanda, se il lavoro va bene, il mondo ti sorride, hai compreso il piacere di vivere e hai gli occhi puliti per vederlo….. perché mai dovresti fare downshifting?
RispondiEliminaSe hai già tutte queste condizioni, mi sembra che sia superfluo fare DS.
Magari mi sbaglio ma la ricerca di più tempo per te stesso nasce da una mancanza oggettiva. Dalla situazione che descrivi, non mi sembra di intravedere mancanze. Ti faccio un’esempio.
Il mio Capo si alza alle 5,30 lavora tutto il giorno in macchina, al telefono. Rientra alle 19,00, se gli va bene! Poi si trasforma in Marito e Papà giocando con i suoi bambini fino alle 22,00. Trova pure il tempo di studiare l’inglese e preparare powerpoint a nastro.
Non fa un lavoro semplice (gli rompono le balle un po’ tutti, più volte al di) molte volte lavora anche quando è in ferie ,ma lui è contento così. O almeno è quello che mi dice.
Il punto è che qualsiasi decisione va presa con serenità e consapevolezza e concordo con te su questo. Altrimenti come giustamente dicevi rischia di diventare un bel boomerang.
Ciao
Alberto
Live simply take it easy
Ops..
RispondiEliminaLa risposta sopra era per stronggrond!!!
Scusate
Alberto