Non avendo uno stipendio da manager, e non avendo accumulato un tot che mi permetta di vivere di rendita,
mi sono detto che per quanto difficile da qualche parte dovevo incominciare.
Pur non conoscendo un bel niente di investimenti e
risparmio, mi è sembrato scontato pensare che
prima di ipotizzare una qualsiasi forma d’investimento si debba avere qualcosa
da investire!!!! Totalmente
ignorante dal punto di vista economico mi sono attivato , e mi stò dedicando a
trovare un sistema efficace per
risparmiare il soldo !!!
Già il soldo, argomento che in Italia viene trattato pochissimo sin dalla scuola. In linea generale sin da piccoli siamo abituati a vedere che le cose si possono acquistare anche a rate ed è quindi normale fare dei debiti.
Già il soldo, argomento che in Italia viene trattato pochissimo sin dalla scuola. In linea generale sin da piccoli siamo abituati a vedere che le cose si possono acquistare anche a rate ed è quindi normale fare dei debiti.
I soldi aiutano
ma ci si chiede quanti soldi servono per
vivere e quanti soldi servono per colmare i nostri presunti vuoti? I presunti vuoti sono quelli che la società moderna
consumistica ci propina quotidianamente, macchinone Suv, Cellulari touch
screen, tv lcd,Sky , Mediaset premium, psp, viaggi alle Maldive,
ecc…
Senza tutti questi gadget, ai quali la gente si attacca facendo anche debiti per averli, il
nostro bisogno è assai più contenuto. Il mistero rimane, perché tanta gente non
ragiona su queste semplici verità quali sono i plus che questi oggetti ti
dovrebbero dare? Spesso ho acquistato anch’io un sacco di gadget di vario
genere con l’idea che potessero servirmi, una su tutti il cellulare. Da un
semplice Nokia sono passato ad un palmare dell’htc con il risultato che lo sfrutterò si e no al 10 % delle sue
funzioni. Pensandoci bene è stato un
acquisto d’impulso dettato solo da un voler apparire più che da una reale
necessità.
“L’industria
della pubblicità ci induce a credere che l’acquisto di un prodotto migliorerà
la nostra vita. Per comprare un prodotto ci vuole denaro. Per procurarsi denaro
bisogna sgobbare. O fare debiti. Noi ci indebitiamo per inseguire i nostri
desideri, e poi continuiamo a lavorare per pagare i debiti. E’ la versione
moderna della manodopera a contratto. Nella realtà quotidiana molti si
sobbarcano un doppio lavoro per pagare le rate del suv o dell’ultimo gadget del
momento.” Tratto da L’ozio come stile di vita di Tom Hodgkinson
Torniamo al ragionamento di prima cioè il risparmio.
Fino a qualche
mese fa riportavo tutte le spese che giornalmente facevamo per avere l’idea chiara
di dove finissero i soldi. L’esercizio è stato proficuo per farmi notare dove si incanalava il flusso di spese e con
che volume. (Oltre a scrivere le spese ho fatto in modo di trasformarle in
grafico, perché psicologicamente vedere
un grafico delle spese cambia radicalmente la percezione.) Ottenuto un buon
campione, cioè 8 mesi mi sono chiesto che altro potevo fare per “pilotare al
meglio” le mie spese/ ingressi. Se
avessi la possibilità di pilotare giornalmente la mia spesa ed averne il
controllo saprei con precisione quanti soldi potrò mettere da parte. Bene
il risultato è stupefacente, almeno per me. Nell’ultimo bimestre sono riuscito
a mettere da parte quasi il 30% dello
stipendio guadagnato! Tanto o poco non lo so ma è sicuramente un bel
traguardo per uno che di conti non ne ha mai fatti!!!! Oggi riesco ad avere un dato quotidiano che mi dice quanto posso
spendere per essere sicuro di raggiungere l’obiettivo che mi sono
prefissato. Prossimamente metterò a disposizione questa risorsa per chi ne
fosse interessato.
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Live simply
take it easy
Alberto
Per me la migliore forma di investimento è quella di zio Paperone:
RispondiElimina"Un dollaro risparmiato è un dollaro guadagnato"
E' una frase di tale saggezza che non posso credere che sia nata all'interno di un fumetto, deve essere stato pronunciata la prima volta per forza alle foci del Gange, o nella zona tra il Tigri e l'Eufrate, oppure sul Nilo, dove è nata l'umanità insomma, non può davvero averci pensato un fumettista dopo qualche migliaio di anni!!!!!
E dire che a quei tempi le tasse erano al massimo il 10% (in Egitto, siamo lì), non il 50% come adesso. Quindi la frase dovrebbe essere: "Un euro risparmiato vale due euro guadagnati".
Quindi non studiate i mercati, i titoli del debito pubblico, i buoni postali alla ricerca di quel misero 1% in più, no, puntate subito al risparmio e sarà come avere un 3-4-5-10% in più rispetto al Vs. reddito accantonato. Credetemi, ho fatto i conti. Non giornalieri, perderei troppo tempo, ma mi sono trovo delle offerte di alcune banche che come promozione offrivano tassi di interesse più alti "i più alti del mercato" e ho scoperto che se sprecavo meno acqua calda o corrente elettrica, avrei guadagnato molto di più, esentasse, senza rischi e senza passare per complicate formule da ragionieri.
Buttate il rasoio elettrico, il macinino elettrico, tutto ciò che è elettrico e non è strettamente necessario e vedrete come si moltiplicheranno i soldi rispetto a prima, sul conto corrente. In inverno mettete il riscaldamento max a 15 gradi. Venti
gradi d'inverno, scherziamo? In Sicilia non ce l'avevamo neanche il metano, e d'inverno non ci sono venti gradi, ce ne saranno di meno, ma di freddo non è mai morto nessuno. Sono proprio necessari venti gradi con la calotta? Non sarebbe meglio 13-15 con un leggero pile sportivo da cinque euro al centro commerciale in saldo?
Il condizionatore poi... Ma come ha fatto l'umanità senza finora? Un buon ventilatore non basta? Le finestre aperte per aerare la casa? Io ho il ventilatore da quindici giorni (in tutto) e l'ho acceso due volte, solo quando non spira vento. A proposito, il condizionatore, se non gode di ottima manutenzione è un formidabile veicolo di malattie, nei filtri si deposita ogni schifezza che passa per l'aere. (segue)
(seguito)
RispondiEliminaE veniamo allora alla forma numero uno di guadagno e investimento: la salute. Puoi fare tutte le operazioni e tutto il risparmio che vuoi, se perdi la salute sei un poveraccio, economicamente e fisicamente. Cura la salute, spendi in prevenzione. Non nei farmaci, no, ma in meno lavoro, meno stress, più tempo per lo sport, per la tua crescita mentale e spirituale, per una alimentazione rilassata, calma, dei pasti che siano tali. Conosco un tipo con due lavori lui e uno la moglie: ha la pressione a non so quanto, e un intervento al cuore, uno alla spalla. Tre stipendi. Chi vuol fare a cambio con lui? Chi se la sente? Chi vuol provare il brivido di un ictus col portafoglio pieno? Chi vuol arricchire il notaio, il ministero dell'Economia, qualche pubblica amministrazione, con una bella pratica di successione?
Investite sulla salute. Investite sull'istruzione. Imparate una nuova lingua, due, non si sa mai, potrebbe essere la vostra carta per sopravvivere un domani. Potreste trovarvi in una stanza piena di gente in gamba che vi batte in tutto, ma voi, eh, eh, conoscete il tedesco! E zac, l'occasione è vostra, mentre il vicino ha soltanto guadagnato trentamila euro con il Forex, ma adesso deve spenderli per garantirsi il tenore di vita.
Investite su voi stessi, voi stessi, voi stessi, voi siete la ricchezza, voi continuerete a produrre fino a tarda età, Voi avete bisogno di manutenzione, non il vostro portafoglio titoli, quello viene dopo, forse...
Ah... e siate prudenti in auto. E' la causa di mortalità numero uno credo. Potete guadagnare quanto volete, appena sbattete un po' la portiera volano qualche migliaio di euro. Andate piano. Ricordate che una quota del Vs. reddito va di default al meccanico, se imparate a cambiare l'olio da soli, è come aver fatto un colpaccio in borsa. Se poi non avete incidenti è come beccare una piccola eredità. Se poi per arrivare al lavoro in orario arrivate quarant'anni prima del tempo in un altro posto, farete una figura da pirla col ragioniere di lassù.
Mi fermo qui, ma credetemi, potrei scrivere per ore ed ore sui modi assurdi che abbiamo di buttar via cartaccia (soldi) e sui modi di non farlo, ma a volte sono così evidenti che mi convinco che se non lo facciamo è solo perché, in fondo, non vogliamo
Ciao!!!
comincia a eliminare il bancomat e fai un unica operazione al mese in banca, prelevando quanto intendi spendere (devi fare una previsione approssimativa e poi cercare di limitare al ribasso...). Elimina un pò di tutto: è un gioco dicvertente, se prima prendevi tre caffe al giorno, prendine due, se prima mangiavi 1 etto di pasta ora mangiane 70 grammi, se prima stavi collegato a internet due ore ora rimani solo un'pra e mezza. Dimenticati di avere l'auto. compra solo frutta a verdura in offerta, che poi è quella di stagione.
RispondiEliminaIo lascerei perdere grafici, report, prevsioni ti portano via troppo tempo, che potresti dedicare alla cura della tua anima ferita o delle tue unghie. Non farti irretire nel gioco che vuole applicare alla tua vita che è VITA, la logica del business. Esci, vai in banca e ritira 500 euro, vivi un mese con quelli.
# Exodus
RispondiEliminaIntanto complimenti per il tuo post sulla felicità! Ci tenevo a farteli!
Dunque dunque, "un dollaro risparmiato è un dollaro guadagnato", direi che questa frase calza a pennello con il mio lavoretto di bricolage di conti e conticini. Inizialmente ho incominciato solo a segnare le spese e a trasformarle in grafico, per capire dove andavano i soldi. Magari è superfluo per alcuni, ma per me è stato un buon esercizio! Quello che è successo dopo è stata una naturale conseguenza indotta dalla attenzione che mi ero dato sulle uscite. Registrare tutti i giorni le uscite minuziosamente è un'attività che ho sempre visto fare a mio padre. Lo ricordo particolarmente bene perché tuttora scrive su dei foglietti tipo post it con una calligrafia minuscola riempiendo tutto lo spazio disponibile. Maniacale ? Forse ma di sicuro utile. Provare per credere, dopo un pò che lo si fa ci si domanda ma questo? e quest'altro?
Interessante, la realtà del risparmio come forma di investimento! Non avevo mai considerato la cosa ma è da tenere in considerazione più di qualsiasi forma d'investimento. Senza dubbio si può affermare che è realmente a zero rischio! Sulla salute niente da eccepire, il tempo per se stessi è fondamentale. Saremmo qui a disquisire se realmente ne avessimo a sufficienza ? Certo che potremmo fare un prontuario del risparmio con tutte le chicche che vengono fuori qui.
Un saluto a presto
Alberto
Live simply take it easy
Ciao, grazie per i complimenti.
RispondiEliminaLa realtà del risparmio tirata fuori da gente comune (noi) è straordinariamente diversa da quella che esce fuori dagli e-books gratuiti che ti invogliano a risparmiare... acquistando! Sconti, sconti, sconti.
OK, adesso ti dirò quello che penso realmente: una persona "sana" non ha bisogno di studiare il risparmio. In quanto in natura e solitudine è abituata ad ottimizzare praticamente tutto, gettando l'inutile. Il problema è che siamo tutti... malati, condizionati, suggestionati...? No, è che siamo animali imitativi. Niente di male in questo, è connaturato all'uomo.
Come al solito, mi sbrigo consigliando un libro che spiega tutto: "Le armi della persuasione. Come e perché si finisce col dire di sì" di Robert B. Cialdini. Credo che sia fondamentale per capire le dinamiche che ci spingono a dire sì. Ovvero ad adeguarci. E quindi a spendere, perchè i maghi del marketing queste dinamiche le conoscono a menadito. E diremo sempre sì in mancanza di un'apposita conoscenza, se qualcuno non ci spiega perchè stiamo dicendo sì. E come evitarlo. Questo libro mi ha insegnato a vedere il raggiro. E a dire no. "Non compro. Non ci credo. Non ci casco. Neanche morto. Neanche se mi saltano tutte e dieci le dita delle mani...". Quando trovo uno insistente aumento la gradazione passando al truce. Di solito smettono subito, la decisione nel dire no li spiazza. Perchè, vedete, nel marketing e vendite, ti insegnano a gestire le obiezioni, però se trovi uno che ti dice: "non comprerei questo prodotto neanche se uno mi passasse una corda di chiatarra attorno al collo e stringesse", ecco quel tipo di obiezione non l'hanno prevista. Appena entri in quella dimensione "i maghi" sono smarriti. Anche i maghi della pubblicità, quelli che non vendono porta a porta ma attraverso i portali magici dei quotidiani, internet e TV, non sono preparati ad affrontare chi dice no seriamente, chi dice "Quante cose belle ci sono di cui non ho alcun bisogno" (Socrate al mercato). Semplicemente si rivolgono ad altri abbandonandovi, tanto siete una sparuta minoranza.
Ecco, penso che il risparmio parta dalla testa, dalla consapevolezza e dalla conoscenza. Altrimenti, l'introduzione di una nuova tecnica di marketing o di un nuovo prodotto ha l'effetto di una bomba su una psicologia non preparata (a dire no) c'è poco da fare. In Venezuela ci sono le baracche dei poveri... con la parabola sopra i tetti di cartone! Gli indiani d'america scambiavano oro con vetro. E' così anche oggi: ci rifilano vetro, patacche, illusioni, sfruttando la conoscenza della natura umana, i suoi meccanismi di pensiero, la psicologia al servizio dello schiavista di turno. Non occorre studiare il particolare, ma vedere bene il quadro. Uno schiavo deve accorgersi che non è libero, poi potrà lamentarsi del cibo o del letto, prima deve accorgersi in che quadro sta operando.
Però sono pessimista. Oggi ho parlato con una persona religiosa che fa parte di una confessione comunque seguita. E mi sono accorto con stupore che anche lì si ripete uno strano meccanismo: questa persona vive in modo diverso, magari non commette peccati, etc.. MA non c'è lo slancio spirituale, l'elevazione, la liberazione, il contatto con Dio... No... tutto è fondato sul vivere in modo diverso, secondo altre regole, moralmente ineccepibili. Ma non c'è il contatto con Dio, la fusione, la ricerca, l'estasi nel trovarlo. No. E' solo che vive in modo diverso. "Mio Dio - ho pensato - gli hanno solo venduto un prodotto diverso".
"il tempo per se stessi è fondamentale. Saremmo qui a disquisire se realmente ne avessimo a sufficienza"
RispondiEliminaParadosso: se risparmi soldi te li ritrovi (forse), se risparmi tempo, va via lo stesso in quanto non puoi metterlo di lato; devi comunque spenderlo in un modo o nell'altro. Per questo motivo la gestione del tempo è più difficile della gestione dei soldi.
Poi ti viene dato un capitale continuo in tempo, un flusso per farne ciò che vuoi. Col denaro no, se ne vuoi devi darti da fare. La differenza tra i due è tale è che bruciamo molto più tempo di quanto non sprechiamo soldi, ma non siamo in grado comunque di gestire una simile risorsa che è molto più importante. Ci preoccupiamo dei soldi e non del tempo. I soldi magari tornano, il tempo di sicuro no. Una sana gestione del tempo, l'abbandono della paura del tempo che passa, lo so per esperienza, modifica il tuo rapporto col denaro. Accetta il tempo che passa, e non hai bisogno di "fissarlo" con delle spese inutili. Chiedo ad un'amica dove fa per le ferie: "usciamo, dobbiamo fare qualcosa, vediamo un last minute, quello che ci propone l'Agenzia". Non vuole visitare un bel posto, vuole sfuggire ad un mostro moderno: il tempo che passa, una vacanza, senza che tu sia riuscito a fissarlo, un viaggio. Non importa dove, non importa come. Ma quel tempo deve "fermarsi", avere un'utilità. Ecco, una concezione simile, la ricerca di un senso nel tempo che passa non può non causare un'incessante emorraggia di denaro alla ricerca di un senso. Che poi siamo noi che passiamo... il tempo è sempre lì.
Quando ho scritto" I commenti sono un'ottimo esercizio di brainstorming" ci ho visto bene!
RispondiEliminaSono parole che pesano quelle che scrivi, fanno riflettere. Voglio dedicarci del tempo e visto che domani la sveglia è alle 5.00 ora vado a "riflettere".
Il sonno porta buon consiglio.
Un saluto
Alberto
Anch'io rifletto così!!!
RispondiElimina#Exodus
RispondiEliminaCredo che il concetto di equilibrio personale sia fondamentale.
Non può esistere un mondo senza soldi in questo secolo, non almeno per chi decide di vivere una vita "normale". Fare l'eremita o ritirarsi a vivere fuori dal "mondo" per come lo conosciamo è una scelta riservata a chi non vuole avere niente a che fare con tutto e con tutti. Non disprezzo tale scelta ma non rientra nei miei desideri. La moglie ubriaca e la botte piena? No, una via di mezzo la vedo più giusta. O almeno la penso così. Oggi tutti chi più chi meno devono fare i conti con il soldo. Senza esclusione a meno che non attuino scelte radicali.
Pochi o tanti i soldi servono nella nostra società l'era del baratto è finita da tempo. I quindici gradi in casa li ottieni attraverso il pagamento della bolletta del gas, la connessione a internet la paghi in soldi. Il baratto, che pur si può utilizzare ancora ha dei limiti temporali, e anche per questo motivo che a lasciato spazio alla moneta. Certo che la conoscenza e la consapevolezza di ciò che si spende è fondamentale per evitare di cadere nelle trappole della pubblicità e dei bisogni indotti che produce. Ma resta il fatto che , a oggi, per poter avere, non dico un bene ma almeno un servizio, devi utilizzare la moneta. Mi piace pensare che la cultura, la conoscenza siano alla base di tutto. Senza conoscenza chiunque può raggirarti e farti utilizzare il tuo bene più prezioso (il tempo) allo scopo desiderato.Ne vedo tante di persone che si ammazzano di lavoro (ergo guadagnare più soldi) per poter pagare le rate degli acquisti che li fanno sentire, temporaneamente, appagati. Lo scopo, almeno il mio, è trovare l'equilibrio. Posso mangiare pane e cipolla a vita, spendere 300€ al mese per risparmiare ma a che scopo? Non sono certo i soldi che mi daranno la felicità, l'equilibrio è la giusta via di mezzo. Non credo nel detto chi si accontenta gode, credo sia maledettamente fondamentale che ognuno di noi abbia la possibilità di esprimere la propria natura qualunque essa sia e che lo faccia nella piena consapevolezza. E' qualche mese che mi interrogo su vari argomenti ma mi viene spesso da pensare che le mie posizioni siano frutto di condizionamenti atavici. Nasci, cresci, muori con esempi di altre persone ma, come essere unico al mondo, sei veramente sicuro di seguire la tua vera natura?
Che ne pensi?
Alberto
# Alberto:
RispondiEliminail fatto è che sono perfettamente d'accordo con te. Il fatto di esserci incontrati su un sito di doxfisting forse ha fatto pensare che sono un nemico degli scambi e della modernità e che voglio lasciare il mio lavoro per andare a vivere in barca felicemente. In realtà la mia aspirazione non è quella, almeno per adesso.
Però confermo tutto quello che ho scritto finora sugli “squilibri” della moneta (del denaro). Che non è moneta, è cartaccia. Magari i soldi fossero soldi, avrebbero un valore. E l'economia sarebbe Economia, non un gioco per ricchi avidi. Prima che scoppiasse la bolla dei sub-prime USA, che ha portato alla crisi mondiale finanziaria, c'era stato un temporaneo innalzamento brutale e poi ribasso del prezzo del greggio. I capitali si erano quindi spostati verso altre aree di investimento, più lucrative, i fondi si sa sono squali affamati. Si sono spostati verso il mercato dei beni cereo-agricoli, intorno a cui gravita la vita di miliardi di persone. Improvvisamente, grazie alla speculazione e ai future, il prezzo di riso, pane, farine è schizzato a livelli che hanno azzerato in pochi mesi tutti le faticose lotte contro la fame nel mondo intraprese negli anni precedenti. Perché qualcuno ha individuato quell'area come redditizia. Semplicemente.
Poi, chiodo schiaccia chiodo, è arrivata la crisi globale e ci siamo dimenticati delle due crisi precedenti, anche se i danni sono stati comunque devastanti in altre parti del mondo. Ecco, questo non è denaro, o mercato, è magia. Il denaro è la bacchetta magica al servizio dei maghi che spostano il benessere come vogliono. Forse non si può fare niente, ma la consapevolezza è necessaria. Devi sapere dove sei, qual'è la tua posizione, la tua vulnerabilità. Solo così puoi sopravvivere alla crisi la prossima volta che una porzione della popolazione, italiana o mondiale dovrà essere sacrificata per permettere al restante di continuare il valzer.
Un esempio? Le aziende che non si sono curate abbastanza della loro “liquidità” hanno chiuso. I privati che hanno fatto lo stesso errore non sono stati in grado di pagare la rata del mutuo. Nel migliore dei casi hanno “rinegoziato” (perdendo ancora di più alla lunga). Una elementare conoscenza del mercato monetario avrebbe loro fornito i mezzi per comprendere che in tempi di crisi la liquidità è l'unica cosa che riesce a tenerti un po' a galla. A meno che non sopraggiunga inflazione e in quel caso la moneta non vale niente ma contano i beni “fisici”: terra, casa, pane, pasta, farina, scorta di medicine nascosta in cantina.
Scusa la digressione. Era per dire che non voglio andare contro il vigente sistema economico, è lui che viene contro di me, e cerco solo i mezzi per attuare una difesa attiva. Mia, personale, non sociale. Socialmente non si può fare più nulla.
Il baratto io lo pratico ogni giorno, sotto forma di “dono”. Regalo quello che non mi serve e, di solito, altri regalano qualcosa a me. L'ultima è stata una bicicletta e un cambio olio, filtri, candele gratis per l'auto, ho comprato solo il materiale. Un valore quindi di un centinaio di euro. Non sostituisce il denaro, ma mi permette di svincolarmene in parte. E' come se avessi avuto una promozione sul lavoro ma nessuno se n'è accorto.
Il problema è che il denaro non viene affrontato dal punto di vista matematico ma emotivo, simbolico. Ecco perché il risparmio viene visto come cosa da pezzenti e i bonus aziendale come nobili. Perché non viene usata la matematica per analizzare il fenomeno. Che ci dice che risparmiare è una scelta migliore rispetto a lavorare di più. Sono scelte non razionali, che vengono ammantate di razionalità dai “persuasori occulti” di cui parla il libro che ti ho citato.
(segue)
(seguito)
RispondiEliminaMai accontentarsi. Anzi, credo che si debba sempre cercare di più. Ma cosa cerchi? Se cerchi una cosa che ti fa vivere è un bene. Se cerchi altro, sei morto. Prima di cercare di avere sempre di più devi essere sicuro che quello che cerchi, in quantità sempre maggiore, sempre maggiore, ti farà del bene. Altrimenti saresti un pazzo. O uno che non si conosce. Ci sono cose a cui non si può dire mai basta, io ne conosco, ma non ne parlo adesso in quanto non rientrano nell'argomento del post. Ma il resto?
Questa cosa del chi si accontenta gode, comunque non l'ho mai condivisa né capita. Io quando dico basta è perché so che una quantità in più distruggerebbe il piacere fino allora goduto e non voglio perderlo. Non provo nessun senso perdita fermandomi.
Poi tu hai i problemi dei “formicolii” e so di cosa parli, li ho affrontati. Potrei dirti questo e quello, in realtà ti assicuro che è una brutta gatta da pelare. Farai prima a diventare ricco che a risolverli, se sbagli l'entratura del problema. Non scherzo, è più facile fare soldi che risolvere quel senso di insoddisfazione. Io ho ottenuto la ricetta a sedici anni e ne ho impiegato una ventina, di lavoro su me stesso, per capire bene che era quella la ricetta! Ventiquattro anni dopo ci lavoro ogni giorno su. Il “formicolio” naturalmente è espressione di un disagio più grande. Mi fermo, sono percorsi personali, però ti assicuro che non è un avversario imbattibile, anzi c'è di molto peggio! Quindi coraggio.
Scrivi: “Nasci, cresci, muori con esempi di altre persone ma, come essere unico al mondo, sei veramente sicuro di seguire la tua vera natura?”. Curioso, il post che sto' preparando parla di questo, ci metterò qualche giorno in quanto cerco di renderlo più semplice possibile. Però l'argomento è molto più vasto: “Sei sicuro di conoscere la tua vera natura? Sei sicuro di conoscere la tua vera mente? Prendi tu decisioni o lei li prende per te, sulla base di esperienze passate, pregiudizi, paure, oscurità, come un programma automatico che non controlli? Tu decidi o razionalizzi le decisioni che la tua “mente” ha preso per te? Chi guida in realtà? Sei connesso con chi in realtà prende le decisioni; o è sfuggito al tuo controllo? Vuoi controllare/conoscere la tua mente o fare soldi (ci vuole tempo, il tempo è limitato, non basta per fare tutto, sorry)? Vuoi agire o comprendere perché stai agendo?
Se ti pone domande difficili, non aspettarti risposte facili. Se riesci ad accontentarti del fare soldi, se il tuo “formicolio” ti lascia in pace mentre fai carriera forse la tua ricerca sarà più serena. Se non ci riesci: benvenuto nel club.
Dedico l'ultima parte alla sola alternativa esistente, il perfetto prototipo dell'umanità moderna. L'uomo che ha avuto tutto dalla vita e ha bisogno di pagare le XXX perché vadano a letto con lui. Che ha ville a destra e a manca e deve dividerle con gente che non lo ama, che lo getterebbe in pasto ai pesci se fosse appena meno ricco. Che deve farsi vedere di continuo, altrimenti scomparirebbe. Che deve far ridere o minacciare di continuo, per celare la sua paura di non esistere. Che a 75 anni deve passare le giornate con gente che lui stesso afferma di disprezzare. Che deve continuare, continuare, continuare, perché se si ferma è perduto. Che ha terrore del suo riflesso, dell'avanzare dell'età, fino a trasformare il suo viso in un simulacro di plastica. La sua vita in una teca; un sarcofago lussuoso e scintillante. Ecco, lui indica una strada e la gente la segue, seppur inconsciamente lo ammira, compie una scelta di parte. Non otterrà lo stesso successo, ma probabilmente lo stesso affanno di vivere, la stessa lotta senza speranza. Si è scelto oppure qualcun altro, la nostra mente, forse inconsapevole, ha scelto per noi? Vale la pena di interrogarsi?
" E' qualche mese che mi interrogo su vari argomenti ma mi viene spesso da pensare che le mie posizioni siano frutto di condizionamenti atavici. Nasci, cresci, muori con esempi di altre persone ma, come essere unico al mondo, sei veramente sicuro di seguire la tua vera natura?"
RispondiEliminasto provando a darti una risposta, ma non è mai semplice, quindi l'ho divisa in più parti. Vedi qui: www.exodusclic.blogspot.com.
Ciao!
Ho già sbirciato ma devo rileggerla con più attenzione. Nell'ultimo periodo ho letto kiyosaki e successivamente un libro di Alfio Bardolla dal titolo (poco rassicurante) I soldi fanno la felicita.
RispondiEliminaBe la conclusione è che sono un'ignorante totale dal punto di vista finanziario!!! La cosa positiva è che senza saperlo sono un buon risparmiatore, (vedi Paperon de Paperoni).
A presto!
La notte porta buon consiglio
Alberto
Live simply
Mi spiace dirlo, ma Bardolla ha scopiazzato. Ha scritto un compendio di vari libri, ma manca proprio l'anima.
RispondiEliminaQuel libro di cui parli l'ho letto e poi l'ho gettato. Non che dicesse cose non vere, ma essendo inanimato non mi dava niente.
Di Kyosaki, "padre ricco, padre povero" è fenomenale. Gli altri invece, a mio parere, non riescono a sfondare il muro delle cose possibili da fare. Approfondiscono certi temi, ma...
Ho lavorato otto giorni per rendere bene l'idea di ciò che volevo dire nel post, renderlo il più immediato e semplice possibile. Però mi rendo conto che certe cose, a volte, se non hai un'esperienza proprio di quel tipo alle spalle, non si possono comunicare a parole. Poi mi sono detto "mah, in fondo quel blog è un esperimento". Se le cose un po' ardite non le scrivi in un esperimento, allora non le dirai mai! E giù a scrivere.
Comunque, per farla breve, posso dirti che, secondo me, le domande che ti poni, che alla fine tutti ci poniamo, e a cui cerchiamo di non pensare perché sono da mal di testa, non trovano risposta nelle forme convenzionali del sapere. Le risposte ci sono ma non sono di tipo intellettuale. Sono piuttosto intuitive, si usano canali diversi da quelli che usiamo di solito, per scoprire se siamo davvero liberi o agiamo come programmati da qualcun altro (ne parlo nei prossimi post). E quindi trovare risposte vuol dire per forza farsi venire i mal di testa, attivare aree del pensiero che neppure sapevamo di avere. Sul serio, niente di magico, ma è qualcosa di nuovo e quindi faticoso.
Però l'alternativa qual'è? Se uno riesce a vivere senza porsi certe domande ben venga, faticherà di meno. Se le risposte sono invece importanti, allora è giusto sapere che non si trovano facilmente.
La notte porta consiglio, ma il tempaccio mi ha sballato i ritmi del sonno!!!