Ammetto che il progetto è , quantomeno strano e frutto dei suoi punti di vista.
In due parole il suo sogno era aprire un'ospedale attrezzatissimo (con tutto il massimo disponibile dalla scienza) dove i poveri vengono accolti con le migliori attenzioni e gratuitamente. Mentre i ricchi per poter usufruire dei reparti ultra specializzati dell'ospedale devono arrivarci percorrendo, in ginocchio, una strada di ciottoli appuntiti con i soldi in mano..... Strano vero ;-).
Facevo con lui una considerazione a riguardo. OK e dopo cosa faresti, intendo dire dopo che hai realizzato il tutto e ti sei goduto appieno la situazione? Come vivresti, cosa ti farebbe piacere fare, dove ti piacerebbe andare?... e così via.
Non obiettando a niente delle possibili risposte dei singoli mi si conceda di affermare che c'è sempre una cifra che può coprire queste esigenze, alta o bassa che sia. Non parlo solo di soldi ma anche di situazioni diametralmente opposte.
Vediamo se il ragionamento fila:
Se sappiamo che per fare quello che ci realizza in termini completi ci vuole X abbiamo un punto di partenza (A). Questo prevede che ci debba essere una metodologia applicabile per raggiungere il nostro obiettivo (B). Quindi da qualsiasi punto di partenza il processo (a)+metodo=(b) è fattibile!
L'obiettivo (b), idealmente, è di realizzare subito questi sogni senza perdere tempo in attività che poco servono alla realizzazione del nostro scopo.Pensandoci su il tempo nel quale si stà da Dio nell'arco di una giornata non è l'80%, almeno non per tutti è così....e beati i fortunati che lo vivono.Contrariamente si può affermare che il 20% del tempo che abbiamo a disposizione per le attività extra lavorative ci regala l'80% delle soddisfazioni. Concentrarsi sul 20% del tempo che ti fa ottenere l'80% delle cose che ti interessano, significa sapere dove riporre l'attenzione e lavorarci su per aumentare i benefici. Questo delinea un processo che avviene sempre e comunque (A+m=B).
Non sapere se quello che deciderò di fare sarà continuativo è ininfluente perché ho libertà di svegliarmi domani e fare altro....e solo perché mi va di farlo.
Sull'onda del ragionamento del post I Have a dream:
fare della propria vita un percorso costante nel quale le variabili le stabiliamo noi e non le subiamo, posso dire di aver stabilito un punto fisso.
Mi serve (A).
Detto questo, la maggior parte delle persone, compreso me, potrebbe avere la triste/felice sorpresa di essere molto più vicino a realizzarlo di quanto non avesse mai sperato potesse essere!
Sapere qual'è la cifra, avere chiari i limiti economici/esistenziali, fa un differenza? Per me assolutamente si.
La più frequente "critica" al DS è quella di etichettarla come scelta relegata ai pochi che se lo possono permettere. Questo è sicuramente più difficile che perseguire la scelta della massa (teoria della corsa del criceto),
Ma per quanto detto prima, non è impossibile!
Quanti sono questi soldi o meglio cosa c'è al posto di (A)???
Avere un'idea molto ben definita fa ben sperare per la realizzazione dei propri progetti.
Live simply take it easy
Alberto
Credo d'aver afferrato qualcosa del post, non era proprio semplicissimo.
RispondiEliminaCredo si parli di un punto di partenza A (dovremmo quindi avere consapevolezza di dove siamo credo);
poi un obiettivo chiaro B (un obiettivo realizzabile, il quale poi una volta conseguito si riveli apportarci davvero la soddisfazione che speravamo);
E poi un metodo M da seguire che ci traghetti da A a B.
Mmmmhhhh....
Poi parli delle variabili che intervengono a disturbare il "sistema" e che si dovrebbe invece tenere a bada, non lasciandosi influenzare.
Io però vedo le seguenti "difficoltà" nel sistema proposto:
A) per me solo a 40 anni un uomo medio comincia a conoscersi per davvero, per ciò che è davvero intendo. Prima ha le idee confuse, o meglio non gli interessa tanto conoscersi realmente quanto agire, ha molte cose da realizzare;
B) l'obiettivo potrebbe essere già chiaro, anche perchè tutti oggi ti chiedono obiettivi chiari o te li sottopongono direttamente, ma non è detto che una volta raggiuntolo tu stesso ne sia appagato, anzi sepesso si rivela non dico una delusione, ma di certo una "incompletezza" (serviranno altri obiettivi, altro ancora...)
M) per quanto possa sembrare strano, per me il metodo "buono", produttivo, efficace, è in fondo la cosa più semplice da trovare, moltissime persone (non tutte, certo) sono motivate da entusiasmo (magari mal riposto), capacità di sacrificio (anche troppo), grinta (a volte spietata), capacità organizzative, etc...
(Eppure, posso dire per esperienza che troppo spesso il "colpo di fortuna" di alcuni soppianta e ridicolizza i meriti e gli ottimi metodi di altri, sotto spiego perchè)
E allora perchè la cosa non gira bene? Perchè, a parte i punti A e B di cui ho scritto, liquidi le "variabili" in maniera troppo sbrigativa:
"fare della propria vita un percorso costante nel quale le variabili le stabiliamo noi e non le subiamo"...
Ecco, il problema è che il nome di quelle variabili è: VITA. E fanno saltare i punti A, B e M. Il problema è che la VITA non è il sistema A - B - M che seguiamo, no, la VITA è proprio la variabile che dovremmo controllare per mantenere efficiente il sistema. Ma se riuscissimo in questo, allora non abbiamo neanche bisogno di un sistema A - B - M.
Ciao!
#Exodus
RispondiEliminaIn effetti non è semplicissimo il discorso, e io non sono uno scrittore, He He.;-)
Per chiarezza io sono a 39 quindi potrei rientrare nella media. Aggiungo, magari ci avessi pensato prima, oggi sarei a metà strada del mio percorso verso il DS.
Comunque il senso che volevo dare è leggermente differente a quello che gli hai attribuito tu.
In (A) io vedo il risultato finale di un percorso personale di ricerca in termini economico,sociale,culturale,comunicativo, insomma cosa e quanto mi serve per vivere secondo i miei reali standard personali.
In (B) non un obiettivo finale singolo ma il raggiungimento concreto di ogni singolo componente di (A). In (M), più che un unico metodo, un'insieme di metodologie che mi permettano di realizzare concretamente queste cose.
Proprio come scrivi tu il punto è la VITA! Quella è la variabile da definire il mio (A), una volta certo di quello.... un sistema lo si trova!
Live simply take it easy
Alberto
Ciao Alberto,
RispondiEliminaInsomma, sei un sognatore assennato.
Meno male!
Se tu fossi un pazzo che molla tutto per vivere libero di fare ciò che vuole chi si occuperebbe di te e dei tuoi figli?
Hai la grande fortuna di avere la testa sulle spalle.
Ciao Mauro, hai ragione, un malato di sogni sono!!!!
RispondiEliminaMa sogni realizzabili, non senza difficoltà ma realizzabili! Devo dire, con un po' di soddisfazione personale, che quando mi ci metto riesco nei miei progetti e questo mi permette di vedere oltre le difficoltà che incontro. A volte mi incaglio su qualche scoglio ma ho la chiglia rigida e non vi rimango molto.
L'ultima mia soddisfazione è il sistema per migliorare le finanze personali, l'hai visto sulle risorse gratuite? Mi piacerebbe avere anche il tuo parere!ti va di dargli un'occhiata?Cambiando discorso, posso farti una domanda? Ho visto che usi I web, sai se posso trasferire questo sito su I web mantenendo i post? Il domino www.scalalamarcia è registrato.
Grazie mille per l'aiuto!
Ciao
Dunque, riguardo ad iWeb c'è la possibilità di creare un blog sul proprio sito ma non ho mai verificato l'ipotesi di trasferire "cuore-di-drago.blogspot" lì.
RispondiEliminaI motivi sono banali, ho una connessione con chiavetta che prende e non prende, Blogger lo posso gestire anche da altri computer collegati con ADSL.
Poi io non ho un dominio mio e ho sfruttato lo spazio gratuito messo a disposizione da altervista (con conseguente URL superlungo!)
Comenque CdD Lifestyle è ancora in fase sperimentale... iWeb è intuitivo, bisogna avere tempo di "giocarci" per imparare i trucchetti e crare qualcosa di bello, in questo momento il tempo è poco, purtroppo.
Darò un'occhio al discorso delle finanze su risorse gratuite più tardi... oggi è domenica ma sono al lavoro!