lunedì 8 novembre 2010

L'inconscio......

Ci eravamo lasciati con l'affermare che l'inconscio diventa determinante per le nostre scelte/decisioni.

Ma cos'è l'inconscio ed è possibile gestirlo???

L'inconscio è stato definito la nostra metà nascosta, o meglio un'altro io interno che assiste sempre a ciò che facciamo ma del quale non siamo consapevoli.
Per spiegare questa teoria si prendere in considerazione quel fenomeno chiamato Ipnosi. L'ipnosi non è un fenomeno da baraccone, come molti pensano, bensì uno stato naturale del cervello. Fonti scientifiche, verificabili ovunque, parlano di onde celebrali Delta, Alfa, Theta, Beta e Gamma che vengono prodotte ciclicamente dal cervello in funzione delle varie attività che stà svolgendo.......



da wikipedia








Le onde cerebrali sono dei tracciati grafici che evidenziano l'attività elettrica del cervello ottenute tramite la registrazione poligrafica dell'elettroencefalogramma.
A seconda della frequenza, si dividono in:
  • onde Delta: sono caratterizzate da una frequenza che va da 0,1 a 3.9 hertz. Sono le onde che caratterizzano gli stadi di sonno profondo.
  • onde Theta: vanno dai 4 agli 7.9 hertz, caratterizzano gli stadi 1 e 2 del sonno REM.
  • onde Alfa: sono caratterizzate da una frequenza che va dagli 8 ai 13.9 hertz, sono tipiche della veglia ad occhi chiusi e degli istanti precedenti l'addormentamento. Una delle caratteristiche delle onde alfa è la loro configurazione regolare e sincronizzata. Gli esperimenti condotti registrando le onde cerebrali di monaci Zen in meditazione hanno dimostrato che tale pratica dà luogo a un’emissione consistente di onde alfa.
  • onde Beta: vanno dai 14 ai 30 hertz, si registrano in un soggetto cosciente.
  • onde Gamma: vanno dai 30 ai 42 hertz, caratterizzano gli stati di particolare tensione


L'ipnosi o trance è uno stato naturale del cervello che in quella fase sviluppa onde Alfa. La fase di Trance è Individuabile facilmente perché corrisponde a quello "smarrimento" che si prova quando si è soprappensiero. Questo stato è comune a tutti e si sviluppa in diverse occasioni.
Quando leggiamo un libro che ci appassiona, oppure quando vediamo un film nel quale ci sentiamo coinvolti. Ogni volta che siamo concentrati, assorti, rapiti, attenti sino al punto di perdere la nozione del tempo e disinteressarci di ciò che ci accade intorno, in quel momento siamo in Trance o ipnosi. Ci troviamo quindi in uno stato di coscienza diverso da quello di veglia normale, che si avvicina per certi aspetti al sonno.
Sempre fonti scientifiche affermano che nell'uomo adulto l'evento accada circa ogni 90 minuti. Nei bambini, secondo test condotti su un buon numero di soggetti, e emerso che esposti alla tv entravano in trance ogni   30"!!!!


Ok e perché questo dovrebbe allacciarsi con il precedente post La consapevolezza?


Lo stato di Trance ha la sua utilità: ci permette infatti di accedere a risorse di cui non abbiamo piena consapevolezza e che altrimenti sarebbero inutilizzabili. In altre parole lo stato di trance è un porta aperta sull'io profondo, la nostra parte incosciente.
Per chiarire meglio il concetto di cosciente e incosciente, ricorro al paragone dell'auto, che a me è stato utile.
Se siete seduti sulla macchina e state guidando , quello è lo stato cosciente.
Se siete seduti sulla macchina ma nel sedile posteriore e guardate fuori, quello è lo stato incosciente.
Il passaggio da un sedile all'altro è lo stato di trance, la porta aperta.
La caratteristica di questo stato di veglia, quindi di coscienza dello stato di passaggio da una fase all'altra, è che il cervello accetta informazioni senza il consueto processo di analisi critica.
E' quindi possibile, in questo stato, immettere delle informazioni predeterminate. Insomma una sorta di auto-programmazione!!!
Se non lo facciamo, cosa succede? Niente di che, vengono assimilate tutte le informazioni che i sensi ci trasmettono senza il consueto processo di analisi.


Qui stà il punto! Se posso decidere di che cosa nutrire la mia parte incosciente, posso decidere di provare a immettere solo cose belle e positive!...Questo è uno dei motivi per i quali guardo poco la tv....

Posso pensare di sfruttare a mio favore questo processo?
Deciso cosa immettere cosa cambia nel nostro quotidiano?

Al prossimo post

Live simply take it easy
Alberto







6 commenti:

  1. Azz, è un bel post, però devo rileggerlo... Cmq la tua idea è ottima, e io ho iniziato a metterla in pratica prima dei 17 anni. Nutrire la mente solo del tipo di esperienze che l'avrebbe fatta stare bene. I risultati però non sono mai quelli che ti aspetti. Saranno buoni o meno buoni, fantastici o deludenti, ma non sono mai quelli che ti aspetti.

    Per il resto è tutto molto difficile. Faccio due esempi banali: lavoro con persone che trasudano negatività e malevolenza, sento proprio le loro energie nefaste, anche se ho una tranquillità interiore, non posso nutrirmi di energie positive in un open space con loro, perchè non ce ne sono anche se vorrei. Dovrei cambiare lavoro. Ma sono certo che anche in un altro posto troverei persone simili, sono sparse ovunque e non c'è un posoto ideale. Ecco, l'ostacolo non è tanto che non funzioni il precetto, ma che ogni tanto occorra mandarli, con fermezza, a quel paese. Ma puoi farlo solo se ti puoi permettere di "rinunciare" a qualcosa. Ovvero quando rischi un allontanamento dal posto di lavoro per scarsa collaborazione, un licenziamento, etc... E' solo un esempio.

    Un altro è che se hai degli obiettivi, e per raggiungerli devi passare da posti e persone che sono fogne umane, o rinunci agli obiettivi, o rinunci al tentativo di assorbire solo cose positive. Non si può avere botte piena e moglie ubriaca. Se vuoi certe cose devi pagarne il prezzo. E spesso il prezzo è proprio di riempire il conscio, ma soprattutto aihmè l'inconscio di cose terribili. Il prezzo da pagare.

    Dibattendomi da anni in questo dilemma, ho trovato l'unica soluzione possibile, e dolorosa in un testo del 1300, il "De Imitatione Christie". Era in origine diffuso nei monasteri, è servito ad educare generazioni di monaci e di Santi (Santo = Trascendente, colui che vive indifferente alle pressioni che arrivano da questo mondo, che le ignora, che non hanno effetto su di lui. E la parola chiave è: rinuncia. Come nel Battesimo, la prima formula: "rinuncio a...".

    Alla fine ho quadrato il cerchio solo quando ho capito che quello che scrivi è davvero possibile, ma solo ad una condizione: RINUNCIA. Se sai rinunciare, allora puoi davvero focalizzare la tua attenzione (conscio e inconscio) sulle cose belle della vita. Non hai neanche bisogno di penare troppo, viene tutto automatico e facile. Basta rinunciare e puoi espellere tutto il negativo lasciandoti inodare dal bello che hai scelto. E più sai rinunciare più ti è possibile. Però... Però per farlo devi avere un nucleo di cose che vuoi davvero tanto bello e tanto grande, in cui credi con tanta forza e tanto amore da permetterti di rinunciare a tutto il resto. Se non ce l'hai non potrai mai rinunciare a tutte le cose che ti girano attorno, e per averle paghi (sempre, in qualunque modo), e non puoi più "nutrirti" solo di quello che vorresti. Lo stato di cui parli è possibile, ma deve valerne la pena perchè il prezzo da pagare sarà alto.

    Inoltre, lo stato di "trance" di cui parli, che è comune a certe persone più di quanto si creda, è normalmente confuso con la "svagatezza". Krisnamurti, uno dei massimi pensatori e uomini di spirito moderni sembrava svagato e si meravigliava delle cose più semplici. Beh... A scuola era considerato un po' ritardato. E molti altri sono così. Anch'io mi difendo, quando entro in quello stato mi prendono per apatico, antipatico, indifferente, non collaborativo. Uno stato come quello che citi è l'esatto contrario di quello che una Società, moglie, datore di lavoro si aspetta da te, almeno nella percezione. Anche in quel caso devi operare una rinuncia.

    Detto tutto in termini molto sintetici e approssimatiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!

    Ciao!

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  2. Freud si sta rigirando nella tomba!
    Non confondere l'inconscio con il pre-conscio, prima di tutto.
    L'ipnosi può portare alla luce cose nascoste nell'inconscio ma facendolo in uno stato non cosciente (non consapevole) è praticamente inutile.
    Ma sono argomenti complessi...

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  3. #Exodus
    Che sia difficile è scontato, pensavo oggi con mia moglie, se fila tutto sto discorso io me ne rendo conto adesso che ho 39 anni. Sai quanta roba è entrata nella scatola cranica senza filtro! Quante convinzioni limitanti, quante false credenze una marea! Non penso tanto ai problemi con le altre persone ma ai miei limiti personali, quelli mi fanno più paura.
    #Mauro
    Non conosco molto l'opera di Freud ma ho letto qualche libro di Richard Bandler. Pur nella mia totale ingnoranza in merito, l'affermazione di Bandler a riguardo della metodologia utilizzata per curare i pazienti, mi è piaciuta molto. Lui sostiene che non conti poi un granché l'esperienza vissuta ma conta di più capire cosa la scatena ora adesso. Una volta scoperto il sistema del problema, si riesce ad intervenire in modo efficace. Soprattutto più immediato, spesso si sente gente che va in analisi per anni ma senza successo, se non per le tasche dello psicologo.
    Alberto

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  4. L'ultima affermazione è vera in parte.
    Non è detto che la psicanalisi sia attuabile per tutti e non è detto che tutti gli psicanalisti siano capaci di aiutare.
    Comunque ci sono anche tutte le teorie post Freudiane.
    Non conosco Bandler ma il "qui e ora" è tipico della psicologia della Gestalt ma anche delle teorie cognitiviste (e altre) in cui la realtà è una rappresentazione soggettiva che ogni persona si costruisce attraverso la percezione.
    Tornando a Freud, per farlo breve lui individua una parte della mente inconscia, l'ES che si può indagare attraverso i sogni, i lapsus e le fantasticherie. E' l'espressione delle nostre pulsioni e non è in diretto contatto con la realtà, nel bambino è la componente più presente mentre pian piano si sviluppa l'Io (l'istanza psichica esecutiva della personalità) cioè quella parte cosciente che è in contatto con la realtà e agisce nel principio della realtà e media le pulsioni dell'ES.
    Verso i 5-6 anni si forma il Super Io, che è l'introiezione di tutti i divieti e delle regole morali che formano la coscienza morale.
    Esiste anche l'IO Ideale cioè l'introiezione delle lodi e degli incoraggiamenti che si riferiscono di conseguenza alle condotte che l'individuo mette in atto per migliorarsi.
    Più interessante è l'evoluzione di Jung, discepolo di Freud, per Freud tutto si riferiva alla libido, Jung parla di energia psichica, (insomma Freud era un po' fissato con il sesso, pensa ai nomi delle fasi dello sviluppo della personalità, orale, anale, fallica, latenza, genitale) Il primo fondamentale aspetto che Jung sviluppa è il concetto di inconscio individuale e inconscio collettivo, quest'ultimo è qualcosa che c'è in tutti noi, che si manifesta nei sogni, con immagini primordiali, gli "archetipi" insomma, una specie di capacità psichiche ereditate, come gli istinti.
    In questo caso per realizzare la propria personalità è necessario superare il processo di individualizzazione, cioè incontrare e scontrare gli archetipi che lui chiama: La Persona (cioè la maschera, ciò che si appare ma non si è realmente), L'Ombra (la parte spregievole della psiche che corrisponde alle pulsioni e agli istinti repressi ma che influiscono nella vita esprimendosi con tratti sgradevoli del carattere), L'Animus (l'immagine femminile nell'uomo e quella maschile nella donna), il Sè, il punto culminante della realizzazione della personalità, l'incontro tra gli aspetti inconsci e consci)
    Nasce poi l'approccio umanistico, però a questo punto ti avrò fatto una capa tanta...
    Ci sono tante teorie, ognuna ha un suo perchè, ma parliamo chiaro, la mente umana non è qualcosa di visibile e tangibile, è un concetto astratto, i processi mentali si manifestano con il comportamento, quello è misurabile e osservabile.
    Buonanotte :-)

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  5. Ma scherzi Mauro non mi hai fatto per niente una capa tanta. Ho letto e mi rileggerò il tuo post perché veramente interessante. Tra l'altro come ti ho detto non ho molta conoscenza dell'argomento e queste spiegazioni concentrano vari libri!
    Quando dici che la mente è una cosa astratta mi trovo abbastanza con le spiegazioni "scientifiche" (Libro di focus Chi sono io?) che, più che astratta, definiscono la mente come un'insieme complesso di esperienze che intrecciandosi tra loro generano il pensiero, l'io, l'essere.
    Alberto

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  6. E allora vi consiglio io un libro, a proposito di onde cerebrali: "Il sonno e i suoi segreti" di William Dement.

    E' fantastico: noi dormiamo per 1/3 della vostra vita (voi forse meno, io forse di più!). Se riusciamo a dormire bene e vivere bene, sarà 1/3 di vita felice senza colpo ferire!!! Non è un buon investimento?

    Il libro è fondamentale per comprendere la vera natura del sonno. E' un po' lungo, ma ne vale la pena.

    Ciao!

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I commenti sono un'ottimo esercizio di brainstorming

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