domenica 23 gennaio 2011

Avanti tutta

......Sono le 16,00 di domenica 23/01, ho appena finito di leggere l'ultimo libro di Simone Perotti "Avanti Tutta".
Il libro l'ho acquistato giovedì 20/1/11, in occasione dell'ecografia del nostro futuro figlio, con mia moglie eravamo a Milano.
Sapevo dell'uscita del libro dal blog di Simone, ero troppo curioso di leggere il seguito di Adesso Basta e di trovare un bilancio concreto sul Downshifting.

Che dire..... non ci sono scuse, non ci sono alibi, questo libro chiude il cerchio sulla possibile scelta di vivere differentemente.
Fare downshifting è possibile, punto.  O dentro o fuori.





Le paure, i dubbi, le incertezze, vengono fugate del tutto ho comunque ne viene fornita una prospettiva completamente diversa.



Per tutti coloro che credono veramente in una vita diversa e differente, la strada è percorribile. C'è tanta gente che ha già tracciato questa strada, Simone è uno di questi. Insieme a lui tante altre persone con realtà differenti , famiglie , conviventi, singoli, impiegati, commessi tutti reali e testimoni del fatto che uscire dagli schemi è possibile.
Mi sono riconosciuto nel libro quando si parla del popolo dei Downshifters.  L'economico, il convinto, l'entusiasta, i responsabili e perché no, anche se non pienamente d'accordo, mi sono riconosciuto un po'                nell'antitaliano.
Non parliamo poi dell'ultimo capitolo dedicato alle aziende, un capolavoro di BUONSENSO. Sono completamente d'accordo, se applicato come sistema, darebbe rapidamente i suoi frutti!
Mi viene spontaneo dire che di gente così brava a comunicare, come Simone, ce ne vorrebbe di più.
Ho avuto la sensazione, leggendo il libro, di vedere nero su bianco le mie idee. Le stesse impressioni/sensazioni che vivo tutti i giorni e che, forse per  mia incapacità, non riesco a trasmettere a tutti.
Il libro è una conferma piacevole, un riscontro delle cose fatte, degli errori commessi.
A inizio anno dichiaravo il mio Point break.....la mia dead line ......." Il 3 marzo 2015 smetterò di lavorare, avrà inizio il mio Downshifting".........
Oggi vi dico che ho sbagliato i calcoli.... e non sono mai stato più felice d'aver sbagliato.... perché l'errore l'ho fatto in ECCESSO!

Per chi ha voglia di scalare la marcia, sul serio, non in linea di massima vi consiglio caldamente la lettura.

Live simply take it easy
Alberto

9 commenti:

  1. Sarà come dici tu, sai che io applico non il dondonshift ma la sobrietà che mi hanno insegnato i miei genitori, ma ti posso dire che il momento con maggior sofferenza psicologica della mia vita l'ho avuto a 29 anni quando mi trovai senza un soldo, senza lavoro, con conti da pagare, senza un tetto tra breve. Pensavo si potesse soffrire tanto per motivi fisici, malattie, incidenti, ma non avrei mai creduto si potesse soffrire così tanto per motivi francamente psicologici.

    Sarà il mio carattere, dovevo del denaro e ne avevo, ma è stato il momento più brutto della mia vita.

    Una volta sono volato in auto da un burrone vicino l'autostrada, nove metri di scarpata, auto ribaltata, fianco passeggero distrutto (ero da solo), fianco guidatore miracolosamente illeso. A testa in giù, nove metri più sotto, ribaltato, recupero i miei occhiali (li ho ancora, neanche un graffio o una vite allentata), recupero la mia borsa, risalgo la scarpata con essa in mano, scena da Blues Brothers, con due poliziotti della stradale che mi aspettano sul ciglio sbalorditi e mi chiedono se sto bene.
    "Sì" dico.
    "Vuol andare in ospedale?".
    "No, sto bene".
    I poliziotti mi hanno comminato, giustamente, una multa per eccesso di velocità, anche se era il cantiere ad essere fatto malissimo. C'erano stati altri incidenti.

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  2. Ora, forse perchè tutto si è svolto troppo in fretta, ma non ritengo quell'esperienza una sofferenza (da dire però che il primo che mi dice che gli angeli non esistono lo bastono). Invece il periodo in cui rimasi senza soldi è stato un inferno. PErchè, è la mia psiche malata, c'è qualcosa di strano in me, non so gestire la paura? Sicuramente a questo punto.

    Da dire che ho superato il periodo non grazie alle mie forze, ne grazie ai miei "amici, dileguatisi, ma alla bontà di persone che semplicemente apprezzavano il mio modo di porsi, come dovrebbe essere in una società solidale. Poi ho sempre lavorato, con calma, con metodo, cercando i lavori che mi piacciono, staccando solo la spina "mentale" che per me è molto più difficile da staccare dalla spina fisica.

    Puoi fare tutte le scelte che vuoi, ma se non cambi te stesso hai corso invano. Personalmente, in maniera egoistica, spererei che tutti facessero dondon e lasciassero il lavoro, permettendo a masse di disoccupati, e bisognosi, di entrarci. Sarebbe un bel modo di alleggerire un sistema insostenibile, è un po' come il pensionamento volontario, ma senza oneri per lo Stato. Paradossalmente l'attuale sistema sul continuo orlo di un crack ne verrebbe puntellato: meno spese, meno contributi, meno giorni di malattia, gente che si da da fare e lascia in pace lo stato. Se ci fossero due milioni di dondon in Italia l'Amatissimo Premier, il re del sesso, ne trarrebbe un enorme beneficio mediatico e pratico, lui e il superministro avrebbero sanato i conti, e ci sarebbe un ricambio soprattutto nella classe manageriale (che si può permettere il dondon). Purtroppo nessuno sembra troppo intenzionato ad abbandonare i benefici di uno Stato Sociale per lasciarne i benefici ad altri. E come diceva un mio amico: "Non si va in paradiso in carrozza".

    Ciao!!!

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  3. scusate, errata corrige, dovevo scrivere:

    "Sarà il mio carattere, dovevo del denaro e NON ne avevo, ma è stato il momento più brutto della mia vita."

    Sorry!

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  4. #Exodus ci sono svariati motivi per cui non succederà mai quello che dici. Uno su tutti, 2 milioni di persone sensate, è un numero troppo alto per l'Italia in questo momento.
    Hai toccato dei punti cruciali, la paura, i limiti che accettiamo di darci, la scarsa conoscenza di certi argomenti eppure sono li, a portata di mano, i libri.
    Continuo a ripensare ad una frase letta oggi su un libro di R.K. "Sapere è potere".
    Si può imparare a fare di tutto nella vita, basta Sapere come.
    P.s. di angeli ne ho avuti parecchi sia in macchina e soprattutto in moto.
    Notte Exo
    Live simply take it easy
    Alberto

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  5. Ciao Albe,
    molti hanno fatto downsh leggendo "Fabio Volo"!
    :o)

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  6. To say that I passed the time not because of my strength, I thanks to my "friends, dileguatisi, but the goodness of people who simply liked the way I ask, as it should be a united society. Then I always worked with quietly, methodically, looking for jobs that I like, just pulling the plug "mental" which to me is much more difficult to pull the plug physics.

    www.deals365.us

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  7. Non faccio fatica a crederci.. scusa l'ignoranza ma si tratta di esco a fare due passi? Non l'ho letto ma mi piacerebbe.
    live simply

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  8. #Avigna
    Pull the plug off is not easy only because none has taught. Try to meditate, in a few weeks and see how to appreciate the moments of meditation that free your mind and let you focus on what you want to be. You can try to look like many other people but no one will ever be like you.
    Be yourself
    Live simply take it easy
    Albert

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  9. Oggi 29/06/2011 rileggendo l'articolo che ho scritto mi sono commosso! Lo so che non frega a nessuno ma ragazzi per me è troppo belle leggere queste considerazioni scritte il gg. 23/01/2010.
    Sono a casa dalla nascita di mio figlio cioè dal 06/06/2011 e da allora ho incominciato una nuova VITA!
    Live simply take it easy
    Alberto

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I commenti sono un'ottimo esercizio di brainstorming

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