La mia ultima bedgiata risale al 21/06/2011.
La giornata non era stata molto incasinata e la mia ultima timbratura si è svolta nella calma più assoluta.
Un gesto ripetuto migliaia di volte a rappresentare la presenza in azienda... ci sono ... se lo dice la macchina... ci sono.... L'ho sempre odiata e mai rispettata era già tanto se mi ricordavo di timbrare una volta al giorno!
Comunque non è che sia stato niente di speciale, l'atto di passarlo per l'ultima volta pensavo avesse un'altro effetto più eclatante tipo esplosione di coriandoli e trombette :-).
Salendo in macchina, ho incominciato a realizzare
... anche quest'avventura è andata, archiviata, metabolizzata. Come altre volte nella vita ho deciso di fare qualcosa di diverso rispetto all'etichetta. Sarò strano io ma che ci posso fare, mi piacciono le sfide! Dopo 40anni continuo a pensare che la cosa migliore da fare sia seguire il proprio istinto.
Giro la chiave e mi avvio verso casa.
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Live simply take it easy, Alberto. |
Parte il cd che avevo inserito e si sente l'intro dei Black eyed peas :
Welcome.
Welcome to The E.N.D.
Do not panic
There is nothing to fear.
Everything around you is changing
Nothing stays the same
This version of myself is not permanent
Tomorrow I will be different
The Energy Never Dies
Energy cannot be destroyed
Or created
It always is
And it always will be
This is The E.N.D.
And the beginning
Forever
Infinite
Welcome...
Io l'ho vissuto così:
L'energia non muore mai, non si crea, non si distrugge!
Tutto intorno a te è energia, cambiamento, evoluzione.
Ciò che eri..ciò che sei... non si perderà in ciò che sarai domani.
Il cambiamento non è mai incominciato il cambiamento non avrà mai fine, tu sei il tuo cambiamento.
Questa è l'inizio di un'altra storia infinita.
Io l'ho vissuto così:
L'energia non muore mai, non si crea, non si distrugge!
Tutto intorno a te è energia, cambiamento, evoluzione.
Ciò che eri..ciò che sei... non si perderà in ciò che sarai domani.
Il cambiamento non è mai incominciato il cambiamento non avrà mai fine, tu sei il tuo cambiamento.
Questa è l'inizio di un'altra storia infinita.
...sarà che son lì più o meno...sarà che sai scrivere ciò che è..sarà che ciò che è vero vibra...beh...se fossi lì ti stringerei con forza la mano e ti darei una bella forte e complice pacca sulla spalla e ti direi : "Grande Amico! Hai tutto il mio appoggio! Non sei solo!" e con un sorriso a trentadue denti e dopo un abbraccio da togliere il fiato, girerei i tacchi sussurrandoti BUON VENTO MIO CARO...
RispondiEliminaBuon vento a te Anna!!! Giuro che l'abbraccio l'ho sentito, l'ho vissuto nelle tue parole! So di non essere il solo c'è tanta gente che si sta' stufando. L'altro gg. mia moglie mi diceva che la percentuale di papà che prendono i congedi parentali è aumentata negli ultimi 4 anni, sarà un caso?
RispondiEliminaStò preparando un post sui commenti di amici parenti e colleghi, può interessare?
Buona giornata Anna
Live simply take it easy
Alberto
Devi scrivere ITALIANO! Oppure francese, o siciliano, che sono lingue che parlo! Mi tocca infilare la poesia nel traduttore di gogol e chissà cosa mi tira fuori il maledetto analfabeta!!!
RispondiEliminaAspetto la traduzione poetica, non quella letterale, sono pignolo in queste cose, come Eduardo De Filippo in "Ditegli sempre di sì".
Ciao!
Giusto Exo e a tal proposito ho inserito anche l'audio di questa intro dei B.E.P.
RispondiEliminaIl concetto è semplice:
L'energia non muore mai, non si crea, non si distrugge!
Tutto intorno a te è energia, cambiamento, evoluzione.
Ciò che eri..ciò che sei... non si perderà in ciò che sarai domani.
Il cambiamento non è mai incominciato il cambiamento non avrà mai fine, tu sei il tuo cambiamento.
Questa è l'inizio di un'altra storia infinita.
Ecco questa è la mia visione poetica di quel momento vissuto!
Live simply Alberto
Non c'è paura, non c'è panico nel domani.
Uhhhh che fico ! Bello e azzeccato il pezzo dei BEP ... occhio che mi gaso troppo e anticpo anche io il mio giorno X. Alla fine penso che tutto il filosofeggiare intorno al cambiamento, al downshifting, all'evoluzione si possa riussumere davvero nell'assunto "Il cambiamento non è mai incominciato il cambiamento non avrà mai fine, tu sei il tuo cambiamento"...... basta SOLO non averne paura. Forse è tutto quì ! Evvai Alberto, facci sapere i ocmmenti, sarà da sbellicarsi !
RispondiEliminaOra ci siamo! Credo che i B.E.P. siano un gruppo musicale, io sono un po' cavernicolo :-).
RispondiEliminaSenti, vai da qualche parte in vacanza? Hooops! Scusa il luogo comune, è che in questi giorni che tutti parlano di vacanze come se fossero un massa di pulci addomesticate scappa!!! Voglio dire, col bimbo rimani a godertelo o lo imballate e lo fate viaggiare?
Mi viene da ridere quando dicono: il bambino è stato qui e la... Il bambino è felicissimo dove sta!!! E dov'è stato prima per nove mesi stava anche meglio, altro che vacanza!!!
Ciao!
(Ho notato una cosa che mi ha fatto sorridere: alcuni blog che frequentavo con grande piacere hanno chiuso i battenti oppure hanno sospeso temporaneamente le pubblicazioni. Siamo arrivati tutti insieme alle stesse conclusioni: parlare di downshifting, frequentare siti di cambiamento, proporre, leggere, etc... sono cose assolutamente inutili (se non seguite da azioni immediate, anche piccole ma significative). Ciò che conta è l'azione: FARE. Poco parlare e molto fare. Ma mi ha stupito il fatto che siamo arrivati a questa conclusione insieme, forse ognuno seguendo il proprio percorso. Io continuo a scrivere, ma perchè farlo mi rende felice (azione), altrimenti anch'io chiuderei i battenti e i dedicherei a cose più consone: tipo dormire!!!)
Ciao Exo, Vacanze? Viene da ridere a me adesso.
RispondiEliminaIl concetto di ferie/vacanze è superato o quantomeno è ridimensionato.
Se mi sposto e lo farò lo metterò in relazione ad eventuali necessità del pupo (tipo se fa troppo caldo andrò in montagna vista la possibilità di sfruttare la casa dei miei genitori);-) Per il momento mi stò godendo la località di residenza che, con pochi accorgimenti, risulta essere la località di vacanze preferita dal trio ASA.
Il Sole c'è, la spiaggia pure (due sdraio in giardino, un'ombrellone e una doccia a riscaldamento solare ti fanno scordare rapidamente il bordello delle località turistiche di massa). Cosa manca... a già, una bella bevanda ghiacciata, musica... mi sembra ci sia tutto per un'estate economica e tranquilla. Ovviamente nel contesto di queste "vacanze" è immancabile per me tenere aggiornato il blog. Anche per me tenere aggiornato il blog è un piacere lo terrò sempre aggiornato perché mi aiuta a fissare i concetti. Non ha molta importanza se qualcuno legge o meno, la maggior parte degli articoli li scrivo per me.
Anche se, devo essere sincero, fa piacere quando certi articoli Tipo l'imminente crollo del dollaro americano vengono linkati da siti come Online finanza. Significa che non c'ho visto poi così male.
Certo che questa vicenda ha dell'incredibile. Ho aperto il blog il 5 giugno del 2010.... il 6 giugno del 2011 nasce mio figlio. Un'anno e un giorno per cambiare radicalmente vita.We, Potrebbe essere il titolo di un libro " Un anno e un giorno per cambiare la vita." ha ha ha
Però se lo scrivo il primo a leggerlo e correggerlo sei tu!
Bene andrò a tagliare l'erba dopo un sonoro pisolino e un paio di cambi di pannolini mi infilo le cuffiette con i BEP e via!!!!
Un saluto Exo a presto!
Live simply take it easy
Alberto
Se avessi io un giardino non la smetterei più di starnutire! Sono sei anni che faccio le vacanze come hai detto tu e mi trovo benissimo, non ho fatto una sola coda!!!
RispondiEliminaPoco tempo fa in un blog si parlava di decrescita e ho avuto la conferma della "bufala del downshifting". E' successo questo: una persona ha scritto di voler semplificare la sua vita, decrescere, etc... e di aver preso 200 voli negli ultimi nove anni e di voler continuare a farlo in quanto viaggiare le piace troppo. Ecco, i viaggi turistici e in aereo sono una delle fonti di inquinamento, spreco e distruzione culturale più imponenti al mondo. Ci sono varie pubblicazioni in proposito, libri e altro. Però l'importante per me è questo: di tutti i dondon che ho conosciuto, sei il primo che mi fa una ragionamento sensato sulle vacanze, in armonia con un tema di decrescita.
Per recuperare 200 voli in nove anni dovrò consumare tonnellate di plastica, buttare arsenico in un paio di fiumi, andare in giro con una marmitta forata e lasciare le luci accese anche di notte. Ecco, ho citato un caso, ma sono tutti così per la maggior parte, alla fine chi pratica la decrescita non ne parla (perchè dovrebbe, lo fa e basta) e chi inquina continua a parlarne. Niente di male a farsi i viaggi, intendiamoci, ma parlare di vivere con meno è così snob..........! Infatti ormai appena leggo di downsh... su internet cospargo il video di DDT, inquina di meno!!!!
E già qui tocchi un tasto dolente. La maggior parte delle persone che parla di Downschifting lo fa per moda, tempo fa seguivo, credo come te, il blog di Perotti. A me è servito sono andato anche a trovarlo di persona un paio di volte alle sue presentazioni, ho letto i suoi libri e dopo? Semplice ho preso quello che mi serviva della sua esperienza e l'ho messo da parte.
RispondiEliminaQuando è arrivato il momento giusto mi è servito punto. Adesso sporadicamente vado a vedere le discussioni nel suo blog ma l'impressione è quella che molta della gente che colloquia con lui si adatti alla filosofia del "voglio ma non posso". Il solo commentare o leggere i post di Simone sembra appagare il vuoto che il tema DS ha creato nell'esistenza di queste persone. Strano vero? Un po' come se ti invitassero a giocare e ci siano tutte le condizioni per farlo ma alla fine la verità è che ti piace fare lo spettatore e giudicare.
Stare sul palco è un pò diverso che stare seduto comodamente in poltrona. Va be' dai credo faccia parte di un processo lento e inesorabile dal quale pochissimi si riescono a ribellare. Di commento a un post di Patty ho scritto "sull’impossibilità di comprendere appieno ciò che vogliamo ho dei dubbi, è difficile ma non impossibile. L’incapacità/impossibilità di cui parli, per me, è un condizionamento al quale tutti siamo stati sottoposti. Pochi si pongono le giuste domande, pochissimi trovano le risposte giuste, molti si adattano!"
Peccato che sei allergico al giardino altrimenti una bevanda ghiacciata te la offrivo volentieri , ma se ti fai passare l'allergia ti aspetto vado a prendere l'acqua frizzante alla fonte di Vanzago beach (gratis dal comune fresca e pure frizzante!)
Live simply Alberto
Beh, vediamo, magari porto le mie guardie del corpo, ovvero i miei due ex vicini che mi stanno aiutando a sistemare la casa a costo zero. :-) Loro non lo sanno, ma stiamo facendo donschifting! ;-)
RispondiEliminaSì, concordo circa il blog che hai citato, in realtà a mio avviso è molto più confuso, un vero pentolone, come ti dissi una volta, non ho visto nessuna novità in esso: stessi attrezzi di sempre per raggiungere un obiettivo definito diverso. Alcuni utenti mi hanno contattato anche in privato, ma ho capito che volevano sfruttare la notorietà del blog e ho declinato gli inviti. Definirli furbastri è poco. La verità è che se uno cerca una soluzione in un blog, un sito o altro ha proprio sbagliato: la soluzione è imparare sì, ma mettere in pratica almeno qualcosa, se passi la vita a leggere le storie degli altri sperando che prima o poi ti si accenda la scintilla è meglio una bella serata davanti ad un maxischermo LCD: almeno ti diverti invece di deprimerti sognando cose impossibili.
Ricordo una signora che mi ha ripreso duramente perché voleva parlare di downshifting e solo di downshifting senza andare fuori tema. Ho riso per alcuni minuti come un matto, mi ricordava la scena di un fumetto: un ricco grassone che faceva fare le flessioni al maggiordomo al posto suo; con la signora è lo stesso: la sua vita si sarebbe alleggerita d'incanto ascoltando le storie degli altri, ascoltando solo quello che voleva sentirsi dire. Naturalmente me la sono data a gambe!!! :-)
Quello che invece mi piace molto è il sito della decrescita felice, già è diverso, è chiaramento un Movimento, è occorre accettarlo, non puoi decidere cosa fare da solo ma partecipare a qualcosa in cui hai deciso di credere, però lo trovo istruttivo e anche se non cambia te stesso, magari inserisce nella vita comune dei semi che potranno un giorno germogliare. Da solo non cambi il mondo e con il mondo non cambi te stesso. Forse come nel gioco del Go occorre muoversi su tutta l'area e non per singoli segmenti.
Hai mai giocato a Go?
Ciao Alberto e Exo,
RispondiEliminaanche se e' un po' che non scrivo nel blog vi seguo lo stesso. Confesso che faccio sempre fatica a capire cosa intende Exo nei suoi post...
Qui pero' mi sembra di poter dire la mia, anche perche' mi sento direttamente chiamata in causa coi miei 200 voli in 9 anni. A parte che piu' di due terzi sono stati fatti per lavoro (cosa che per fortuna ultimamente non mi capita più), come ho scritto nel mio blog viaggiare e' una delle mie principali ragioni di vita e non potrei immaginare di non farlo. Non è obbligatorio farlo per forza in aereo, ma se io desidero ardentemente sperimentare dal vivo, con i miei sensi, posti come Machu Picchu o il Grand Canyon, la savana africana o i templi di Angkor Wat, e lo posso fare solo durante le ferie dal lavoro, è ovvio che ci vado in aereo. Non dovendo lavorare, potrei andarci via terra e mare, e mi piacerebbe anche tanto, ma per ora non posso.
Non è downshifting? Sono d'accordo, ma non credo di aver mai detto che sto facendo downshifting. Mi piacerebbe molto vivere senza lavorare o almeno lavorare metà tempo, ecco tutto. Questo è quello che mi interessa, quello verso cui sto andando, avere tempo libero e averlo nello specifico SOPRATTUTTO per viaggiare.
IN AGGIUNTA mi piacerebbe anche inquinare di meno, usare meno risorse, ma ci sono alcune cose su cui non sono ancora pronta a negoziare, e lo so che sono cose pesanti, tipo mangiare carne e appunto viaggiare, ma non sono disposta a rinunciarvi. Se nel frattempo cerco di ridurre gli altri sprechi di certo male non fa comunque. Il fatto che io abbia aperto il blog in un momento in cui ero più presa da queste questioni ecologiche forse ha tratto in inganno (me per prima).
Di certo però se riuscirò ad avere più tempo per viaggiare lo portò fare anche in modo più lento e quindi meno inquinante, e questo mi piace molto.
Sono d'accordo che se una cosa ti fa bene, è fatta per te, la fai senza tanto pensare o parlare. Però non sono d'accordo che bisogna accettare tutto come sta. Dovrei accettare (ad esempio) di avere un lavoro sottopagato con un capo che mi maltratta? No, si può e si deve cambiare. E' questa la cosa che non condivido affatto di quello che dice Exo. E se dopo aver cambiato starò bene per qualche anno e poi mi torna la smania di cambiare, ben venga. Cambierò ancora. Qual'è il problema?
Su un altro punto credo di essere d'accordo con Exo: se una cosa la vuoi fare falla, se no non ti lamentare di continuo. Io a volte mi faccio prendere dallo sconforto, perchè ho un mio progetto ma ha dei tempi lunghi e mi capita di sfogarmi. Sto cercando di non farlo più, di guardare ai piccoli passi avanti che sto (stiamo, io e mio marito) facendo, anche se vorrei che fossero più veloci.
Il tempo che devo far passare prima di vedere dei frutti non lo voglio rovinare.
# Sab,
RispondiEliminaa me è successo (capo stronzo che ti maltratta) e ho cambiato. Nello spazio di un pomeriggio. Ero disoccupato e sereno, ho fatto la cosa giusta. Però quando dico "accettare le cose" occorre capire a cosa mi riferisco. non è "accettare il capo" (che mi fa stare male), ma accettare la disoccupazione (accettare la paura). A mio avviso se uno certe cose non le "legge" in quello che scrivo, magari è per un motivo un po' più profondo della semplice chiave di lettura: è che distogliamo gli occhi, l'attenzione, da ciò che sappiamo potrebbe farci paura. Selezioniamo ciò che disturba al minimo anche una "routine che non funziona". Non ho mai scritto che non occorre cambiare. Ho scritto che occorre accettare "ciò che è", ciò che è così e basta, viverlo, apprezzarlo. Ma il tuo capo (nell'esempio) non è "ciò che è". E' ciò che tu vuoi che sia (non cambiando).
Cmq, in realtà, data la mia personalità di capi ne ho cambiato più di uno (stronzi), con quello che ho adesso ho litigato in pubblico sfidandolo, però sono ancora qui e mi trovo bene. Altrimenti cambierei subito, e ho anch'io un mutuo da pagare.
Adesso la bastardata da parte mia: se tu sei un'ecologista io sono un cinese di colore. E allora? Mica dobbiamo esserlo per forza. L'ex presidente di Legambiente che non nomino perchè rischio di rimettere e a capo del consorzio italiano per il nucleare.
Ciao!
Probabilmente sono troppo egocentrica per essere davvero ecologista, ma non mi dispiace l'idea di cambiare, un po' alla volta. Secondo me mi verra' abbastanza naturale, ma non si puo' fare tutto in un colpo.
RispondiEliminaForse sono anche un po' troppo "logica" per capire quello che scrivi tu. Io rimango a quello che si vede, al senso evidente e letterale di quello che la gente scrive o dice. Infatti in molti casi non capisco se la gente mi prende in giro o parla sul serio. Sono ingenua e ci casco sempre come una pera cotta :)
Per cui se tu mi scrivi "accettare cio' che e'" io vedo cio' che e' (la mia vita quotidiana, le cose che faccio, le persone che incontro) e penso che secondo te dovrei accettare tutto senza fiatare. Ecco perche' non ti capisco, tu parli in modo troppo "enigmatico" mentre io sono una persona che ama le parole e le cose chiare ed univoche. Certo lo so che al mondo quasi mai le cose stanno cosi' ma se cerchi di spiegare i tuoi concetti in modo (per me) "fumoso" risultano meno chiari, ecco...
In generale non credo di essere una persona che ha paura dei salti nel buio.
Sono partita per un anno da sola per andare a studiare a Tokyo (ok, sapevo che era solo un anno).
Finita l'universita' ho accettato il primo lavoro che mi e' stato offerto (per caso) e ho traslocato di nuovo da sola dal Veneto a Roma.
Per almeno 3 anni, quando mi sono stancata di aspettare che qualcuno venisse con me, mi sono messa a viaggiare da sola, zaino in spalla, tra treni, bus, ostelli e case di gente del posto, e mi sono visitata mezza Europa e anche la Patagonia (inclusi trekking vari fatti da sola o con gente incontrata lungo la strada).
4 anni fa mi sono iscritta ad un master prima ancora di sapere se la mia richiesta di aspettativa dal lavoro sarebbe stata accettata, con l'idea che se non me l'avessero accettata mi sarei licenziata.
Mi sono buttata nella relazione con mio marito dopo averlo visto solo 3 volte, perche' entrambi sentivamo che avevamo trovato la persona giusta.
In generale, quando ho deciso che voglio una cosa, io vado e me la prendo, affanc*lo tutto il resto.
Adesso la situazione e' un po' diversa, sono sposata e vorremmo dei figli quindi sono responsabile non solo della mia vita ma anche di quella di mio marito e dei miei futuri figli (se arriveranno). Stiamo per farci un mutuo. Capisci che l'idea della disoccupazione non mi fa paura in se' ma come problema concreto. Siamo in un periodo "di transizione" che durera' almeno un altro annetto, poi forse le cose si tranquillizzeranno e allora valutero' il da farsi. :)
@Exo: aggiungo una cosa. Tu dici che se ti trovassi male al lavoro cambieresti subito, anche se hai un mutuo da pagare. La conosci la situazione lavorativa che c'e' in giro oggi? Lo sai che una donna di 37 anni appena sposata e senza figli (io) anche facendo mille colloqui farebbe MOLTA fatica a trovare un altro lavoro? (questa qui la assumo e subito dopo mi sforna uno-due marmocchi e sta a casa pagata per 2 anni). Per cui e' ovvio che una ci pensi un po' prima di mollare un lavoro fisso, specie se ha dei debiti.
RispondiEliminaImmagino che tu lo sappia, e se nonostante quello sei disposto a mollare un lavoro senza averne un altro, beh tanto di cappello per il coraggio. Io non ce la faccio e mi tengo la mia routine che non funziona bene, per il momento.
# Sab,
RispondiEliminaio lo so, per questo sin dall'inizio ti ho detto che a mio avviso ti trovi in una gabbia e tu continuavi a dirmi che, a forza di progetti ne uscivi fuori. Però dato che è un discorso trito, ritrito, masticato, rimasticato, non andiamo oltre. La realtà è questa? Bene, allora accetta "ciò che è". Non è questa? Allora cambiala. Insomma, fai ciò che ti senti, ma non scrivere come se io fossi fuori dal mondo, lo conosco il mondo e sin dall'inizio ti ho detto le cose come, per quello che vedevo, stanno. Che poi è quello che hai appena scritto, pura semplice verità.
Poi dipende dalla persona, io se uno mi maltratta, lo massacro. E' normale, sono un uomo, ho testosterone in eccesso e poca diplomazia. Davanti a certe cose non ragiono, poi pago, felice di pagare. Mai pentito. Però ciò accade solo se la situazione è grave davvero, mica tutti i giorni. A meno che la situazione non sia grave e sono io che mi lamento.
Poi, se si fanno i conti non si realizzano i sogni veri e profondi, c'è poco da fare, a meno che tu non abbia aiuti esterni. No Martini, no party. Ed è giusto così, perchè in ogni ambito viene a crearsi una selezione naturale che permette solo ad alcuni di emergere, è una regola di natura che è sempre presente. C'è un muro, ma il muro non serve a tenere fuori me, il muro serve a tenere fuori dal dessert quelli che non vogliono pagare il prezzo del biglietto. Il muro è lì, ma è a mio vantaggio. Perchè se uno vuole accedere ai benefici di quello che c'è dietro, qualunque siano, deve pagare il biglietto e rischiare. Altrimenti rimane lì dietro a sognare. E non mi far ripetere ovvietà.
Sia chiaro poi che io non ho alcun interesse a dirti di cambiare o non cambiare la tua routine, qualunque sia. Non l'ho mai fatto. Addirittura, essendo un grandissimo bastardo, ti dissi sin dall'inizio che secondo me non eri pronta a farlo. Che è poi quello che scrivi. Pensi che mi stupisca? Il 99% dell'umanità è così. E a me sta benissimo, anzi mi stupirei del contrario. Finora mi ha stupito solo Alberto (e forse una ragazza che si chiama Giulia), gli altri sproloquiano.
La situazione lavorativa adesso nel Centro-Nord Italia è molto migliore di quella che ho affrontato io in Sicilia, quando ho sbattuto la porta e me ne sono andato. E ho fatto quello che hanno fatto i miei genitori, ho lasciato tutto e me ne sono andato all'estero. Immagino che anche tu lo sappia. Mia nonna è andata all'estero da sola con due bambine a seguito senza parlare il francese e male l'italiano. Le bambine piangevano a scuola, non capivano una parola. Mia nonna aveva superato i quaranta e girava di fabbrica in fabbrica chiedendo di essere assunta. Si sarà espressa a gesti, boh? Erano in cinque. Non parlarmi come se non conoscessi il mondo, ci vuole un coraggio ad affrontarlo che può comprendere solo chi l'ha fatto sul serio.
scusate ma prima del commento precedente ne avevo scritto un altro piu' lungo.... e' sparito?
RispondiEliminaOpss scusa Sab mi ero perso questo commento nei meandri di gmail :-(
RispondiEliminaOggi è stata una gg. campale (visita ai Parenti), con linea alterna di internet.
Domani mi rileggo tutte le risposte che oggi sono riuscito a leggere in modo frammentario. Mi interessa molto il discorso avviato da Sab e ho parecchio da dire in merito a figli, mutuo ecc...).
Ma stasera mi si chiudono gli occhi e quindi vado a nanna!
Buona notte si dice che la notte porta buoni consigli!!!!;-)
Live simply take it easy
Alberto
Buon giorno a tutti, dopo una bella dormita posso dire la mia;-)
RispondiEliminaPrendo come riferimento due frasi di Sab:
"Mi piacerebbe molto vivere senza lavorare o almeno lavorare metà tempo"
A mio avviso vivere senza lavorare è controproducente! Insomma credo che lavorare esprima un lato importante del nostro modo di vivere ed è quindi essenziale per la vita perché il nostro lavoro esprime la nostra unicità e questo, può giovare a tutti.
Qui nasce il dilemma “lavoro per vivere o vivo per lavorare”? Ognuno di noi ha la capacità di apportare qualcosa di utile alla società ogni volta che affronta la sua giornata lavorativa nei confronti dei colleghi, dei clienti, del datore di lavoro ecc…
Questa capacità, molto spesso, è soffocata dai problemi che affrontiamo quotidianamente :
(Riporto un pezzo già pubblicato nel post il Potere della scrittura)
"Un'impresa è una mescolanza di persone diverse, temperamenti diversi, talenti diversi, istruzione diversa, età, sessi e razza diverse. Ogni giorno, quando vai al lavoro, la maggior parte dei tuoi problemi sarà costituita da problemi con le persone. Un venditore ha fatto promesse che la società non può mantenere. Il cliente è arrabbiato. Il tuo avvocato non sarà d'accordo con il tuo commercialista. Gli operai della catena di montaggio non saranno d'accordo con gli ingegneri che hanno progettato la catena di montaggio. I dirigenti sono in guerra con la forza lavoro. I tecnici combattono contro le persone creative. Le persone analitiche non vanno d'accordo con le persone dotate di capacità relazionali. I laureati pensano di essere più intelligenti delle persone che non sono andate all'università. Aggiungi a questo gli intrighi fra gli uffici o, peggio, storie di sesso all'interno dell'azienda, e non avrai mai più bisogno di guardare la televisione. Nella maggior parte dei casi, un'impresa non ha bisogno di un concorrente. Un'impresa normale ha così tanti concorrenti all'interno di se stessa che è sorprendente che qualcuno riesca a svolgere un qualche lavoro."
Considerando questo un dato di fatto io, noi, cosa possiamo fare in merito?
Per esperienza sono un po’ stufo di lottare contro i mulini a vento e quindi mi sono dato delle risposte attraverso lo studio di vari autori che hanno ottenuto risultati più che decorosi.
Uno dei libri più indicativi che mi ha fornito delle risposte è il principio 80/20 di Richard Koch.
Fare dindonshifting non significa per forza seguire uno o l’altro esempio. Ritengo più corretto che ognuno, in funzione delle proprie caratteristiche, adatti il concetto alla propria vita.
Il concetto che riassumo brevemente è il seguente:
(Downshifting significa letteralmente "scalare la marcia" e si intende rallentare un po', prendere fiato, ridurre l'orario di lavoro, pensare a noi, riorganizzare le nostre priorità e i tempi della nostra esistenza. Significa recuperare la propria sfera emotiva, privandosi di chances di carriera, successo e denaro... e investire sul concetto di felicità.
Non si parla di non lavorare ma di ridurre o aggiungo io ottimizzare l’orario di lavoro. Si parla di privarsi di chance di carriera e di pensare di più a se stessi.
Ecco un’altra frase ricorrente che emerge come obiezione da questo concetto:
“ Si ma il mio caso è diverso, tu non conosci la mia situazione, oramai sono chiuso in questa morsa ecc…”
Se può servire, a me è servito molto, si può utilizzare l’acronimo O.U.C.
ORMAI UN CAZZO!
Perdonate il francesismo ma quest’”ancora”, dal gergo della PNL, è eccezionalmente forte!
Non esiste un limite se non quello che decidiamo di accettare nella nostra mente.
I più grossi problemi ce li facciamo noi, punto. Lavorare sul proprio equilibrio è il primo vero passo da intraprendere se si vuole attuare un cambiamento. E’ un lavoro duro perché tende a minare tutte le credenze e le convinzioni che ci hanno accompagnato dalla nascita. Ecco il vero scoglio, sta tutto qua.
..continua
"Il tempo che devo far passare prima di vedere dei frutti non lo voglio rovinare" e ci mancherebbe che me lo rovini pure. Hai davanti l’opportunità di avere del tempo da dedicare alle azioni che susseguendosi ti portano alla meta. In ogni giorno hai la possibilità di ritagliarti uno spazio per portare avanti queste azioni e contemporaneamente di godere (anche solo 15minuti) dei passi che stai facendo per il tuo progetto. Si fa fatica? Un sacco, io per un bel periodo utilizzavo le prime ore del mattino (sveglia alle 5,00) meditazione, lettura ecc..
RispondiEliminaVolevo fare una risposta breve e va che roba……
Exo non ho mai giocato a Go ma si può sempre incominciare anche se mi piacerebbe giocare a Cash flow di R.K. hai poi trovato qualcuno che ci gioca?
Un buon giorno mondo!
Preparo la colazione ultimamente faccio di quei cappuccini con una schiuma da paiura!!!!
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Alberto
Per il gioco del Cashflow, roba da matti, ho trovato chi ci gioca ma per partecipare al torneo devi... pagare!!! Credo si svolga in Emilia.
RispondiEliminaHo trovato il gioco per PC, ma è in inglese e stanco nella traduzione, non è più un gioco.
PEr il Go, ho provato a giocare contro il PC, ma incredibile, non sono riuscito ad andare avanti, forse non ho capito bene le regole, ma è affascinante e formativo. Sei costretto a non guardare una sola area ma l'intera scacchiera. Devi proprio visualizzare tutto, puoi vincere in un settore ma perdere perchè ne hai trascurato un altro.
Bon, proseguo la ricerca!!!
Ciao!
Mmm interessante questo GO. Mi informo!
RispondiEliminaCiao Alby
Grazie per le risposte Alberto e Exo, fa sempre piacere trovare qualcuno con cui ragionare di queste cose. In fondo scrivere serve (almeno a me) a capire meglio quello che abbiamo dentro e di cui spesso non ci rendiamo conto.
RispondiEliminaExo: non volevo dire che sei fuori dal mondo, ci mancherebbe. Era solo per evidenziare i miei pensieri. Io il prezzo del biglietto per saltare oltre il muro sono disposta anche a pagarlo, ma preferisco sistemare un paio di cose prima, come ho gia' detto. Se vuoi, chiamiamolo non essere ancora pronti, che in effetti e' vero, ma non dal punto di vista mentale bensi' concreto.
E' come quando ti prepari per un esame: non sei mai preparato al 100% e quindi se aspetti di esserlo non darai mai l'esame. Pero' anche presentarsi quando di 5 libri di testo ne hai studiati solo 2 e' un po' da incoscienti. Ti puo' anche andare bene, eh! Ma preferisco arrivare ad averli almeno letti tutti e 5, poi mica detto che li so bene tutti e 5, ma almeno ho una base.
Sicuramente ci sono persone che fanno il salto completamente senza rete, evidentemente io non sto poi cosi' male da sentirmi l'acqua alla gola e posso rimanere nel mio brodo ancora un po'. Il mio lavoro non fa schifo, non ho capi stronzi, non sono pagata male e ho vari benefit, faccio le mie 8 ore (durante le quali riesco anche a cazzeggiare alla grande come vedi) e me ne vado, non devo pensare al lavoro di sera o nei weekend, posso prendere le ferie senza dover supplicare, insomma non e' una situazione disperata che mi farebbe prendere armi e bagagli e andare all'estero.
E' piu' una questione di interesse per quello che faccio, di avere altre cose che vorrei fare a cui ora dedico il tempo libero che pero' spesso non mi basta (e allora sacrifico il sonno).
Ad Alberto che dice che lavorare e' essenziale per esprimere la nostra unicita' a vantaggio di tutti, rispondo che per me al momento lavorare significa mettere a disposizione il mio tempo (che userei molto volentieri per fare tutt'altro) per fare qualcosa che un altro mi chiede di fare, e per questo vengo pagata. Finora nel mio mondo questo e' stato il lavoro e questo io rigetto. Se si parla di lavoro come fare qualcosa che mi piace, senza un obbligo di orario fisso, sentendomi utile e avendo soddisfazione da cio' che faccio e per di piu' essendo pagata, allora sono d'accordo con te. Il mio dubbio pero' rimane: qualsiasi attivita' tu faccia, anche quella che piu' ti piace ed appassiona, se diventa un obbligo dopo un po' non ti piace piu'. Almeno per me e' cosi'.
Ora vado che sarei in ufficio :P
#Sab
RispondiEliminaLa botte piena e la moglie ubriaca!?!
Io ci sono riuscito...
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Alberto
Ciao Alberto.
RispondiEliminaIntanto mi fa piacere che il "buon vento" sia diventato un saluto/augurio "tipico" anche sul tuo blog :-)))
Insomma, ridendo e scherzando alla fine il DS, senza sapere nemmeno cosa fosse, l'ho messo in pratica anche io 4 anni fa.
Faccio sempre il mio lavoro ma ho cambiato azienda e settore.
Sono passato da turnista (notti, domeniche, festivi... in un posto infame, difficile e dall'ambiente molto competitivo...) al lavoro giornaliero e su 5 giorni a settimana, anzichè 6, così sto a casa l'intero week end.
Non esistono straordinari dove lavoro adesso, anzi sono vietati e comunque, se prima accumulavo 200 ore all'anno (non pagate), ora arrivo al massimo a 5!
Ho un orario flessibile, striscio il badge, ma se lo faccio 15 minuti dopo e vado via mezz'ora prima nessuno dice niente, basta che il lavoro sia fatto e finito e le ore mensili siano giuste.
Risultato: riesco ad avere una vita sociale, a fare sport e sono riuscito a prendere la maturità facendo le serali, realizzando un mio grande sogno.
Ci ho rimesso circa 300/400 euro di stipendio, ma non tornerei indietro.
Assolutamente, anche se ho dovuto ridimensionare molto il mio tenore di vita.
Guadagno meno ma vivo di più.
Non te lo avevo mai detto vero? :-)
Grande Mauro, sono contento per i tuoi risultati;-)
RispondiEliminaGuardarsi allo specchio e ammirare uno sguardo sereno, sorridere dal niente, perdersi nei propri pensieri senza alcuna costrizione di tempo ne etichetta sono alcune delle sensazioni che ci accomunano! Quando si stà bene con se stessi, in qualsiasi caso significa fare centro:-)
Buon vento Mauro
Buon vento a tutti con l'augurio che vi trasporti verso i vostri sogni!
Live simply take it easy
Alberto
# Mauro, Alb,
RispondiEliminaSì, è quello che ho sempre pensato, il (codidetto) DS o lo fai "ridendo e scherzando senza accorgertene" oppure non è (codidetto) DS, ma solo un peso e un rimpianto in più se non riesci a farlo.
Tutte, dico tutte, le persone che hanno veramente e seriamente fatto "decrescita" che conosco mi dicono che sono state praticamente "trasportate": o non avevano programmato niente, oppure i programmi sono andati a farsi benedire e le cose si sono fatte e basta. Altri ancora, dopo una vita di lavoro, semplicemente, hanno potuto prendersela comoda perchè prima non potevano.
Ciao.